domenica, maggio 31, 2009

vedi sotto

conosco un venditore di marmitte che vende carciofi. ma lui si sente venditore di marmitte dentro. purtroppo pero' i casi della vita lo hanno portato a vendere carciofi. e questo gli causa grande frustrazione. e questa frustrazione gli scava dentro a tal punto che una volta ha deciso di farla finta. e cioe' ha finto il suicidio: si e' buttato dalla finestra, ma vivendo in un seminterrato si e' dovuto arrampicare. e non si e' fatto niente.

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sabato, maggio 30, 2009

povere pietre/poor stones

senza le pietre non potremmo vivere. infatti l'acqua e' un minerale come le pietre. e noi senza acqua col cazzo che potremmo vivere. laddove l'espressione "col cazzo" non e' da intendere in senso letterale. "col cazzo" nel senso di "non potremmo mica vivere senza l'acqua". che e' un minerale. come le pietre. e quindi, forzando un po' il sillogismo, non potremmo vivere senza pietre. ma non abbiamo alcun rispetto per le pietre. le trattiamo malissimo. proprio non ce ne importa niente. ci sono gli amanti degli animali, e le societa' di protezione degli animali. gli amanti della vegetazione, e tipo quelli che abbracciano gli alberi. e le pietre? dove le mettiamo le pietre? povere pietre...

english version:
poor stones! without stones we can't live. in fact, the water is a mineral like the stones. and we, without the water, how the hell we can live without water? where "the hell" is not for a letterally mean but means "we cant live without water". water, that is a mineral. like the stones. so, by forcing the sillogism, we cant live without stones. but we dont respect stones! there are the animal lovers, and the association for the protection of them. there are the vegetation lovers, and those who embrace the trees. and stones? none love stones? poor stones...

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venerdì, maggio 29, 2009

los criteriato

il paese di los criteriato e' un paese dove ci sono un sacco di persone che non hanno il senso della misura e sono altresi' molto irresponsabili. a los criteriato, nessuno si ferma al rosso, spendono e spandono senza mai risparmiare una lira. a los criteriato fa un caldo pazzesco, ma tutti vanno vestiti con gli abiti tradizionali tirolesi. e cose cosi'. gli abitanti di los criteriato dicono che fanno cosi' perche' e' la loro religione che glielo impone. quale sia questa religione, pero', non e' dato saperlo. molti studiosi e ricercatori hanno provato a trovarne tracce su libri antichi e cose cosi', ma niente. probabilmente, secondo comunque l'ipotesi piu' accreditata, questa religione risale agli antichi brolli, un popolo che mangiava il pane solo a natale. che non chiamava natale ma bensi' "festa del pane". e per oggi direi che basta cosi'.

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giovedì, maggio 28, 2009

discorso

stesso discorso vale per quelle persone che non hanno la benche' minima idea di come si cominci un discorso o di come si concluda. come per esempio...

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mercoledì, maggio 27, 2009

le cozze grigie

ho notato, ultimamente, che le cozze grigie, una varieta' di cozze stagionate, aperte al sole e fatte essiccare, non esistono. pertanto vorrei inventare questa nuova leccornia. ma in realtà non vorrei che finisse negli stomaci della gente. ma bensi', che non si dice, vorrei che se ne facessero collane e oggetti di biogiotteria. con le cozze essicate. farebbero veramente cagare. secondo me. ma sarebbero talmente brutte da essere quasi belle, delle collane fatte con le cozze essiccate. ma forse anche no. tuttavia mi premeva scrivere quanto ho poc'anzi scritto. ma neanche tanto. e se tu, eventuale lettore, ti stai chiedendo cosa c'entra l'immagine a corredo di questo post, la risposta e': si', non c'entra un cazzo.

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martedì, maggio 26, 2009

per inciso

come quando al tramonto tiri calci verso il basso per sollevare polvere e farla illuminare dai raggi radenti, che fanno la polvere rossa, cosi' qualcosaltro che non mi viene in mente in quanto troverei squallido se qualcosaltro mi venisse in mente a tal proposito, su queste basi e con quelle premesse. ecco.

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lunedì, maggio 25, 2009

il papa alcolista

un giorno il papa stava ubriaco. e siccome doveva andare a fare un'intervista, tutto l'entourage comincio' a preoccuparsi. quando finalmente arrivo' l'intervistatrice, il papa comincio' a provarci con lei, e lei, che insomma era proprio bona e a un vecchio come il papa non lo cagava proprio, lo mando' affanculo e fece scoppiare uno scandalo. il papa allora venne licenziato da papa e comincio' ad aggirarsi per i vicoli di roma ubriaco e a toccare il culo delle donne sui tram. una volta fu beccato dalla polizia a molestare, ubriaco, un gruppetto di ragazzine liceali e venne messo in prigione. li', ai suoi compagni di cella, diceva: io una volta ero papa! ma nessuno gli credeva.

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sabato, maggio 23, 2009

stupido post 2

l'altro ieri ho visto uno per strada che somigliava a un altro che non conosco.

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venerdì, maggio 22, 2009

lele gantone

causa ragioni di servizio, oggi uno che conosco non potra' fare una certa cosa che era importante facesse oggi anche perche' altrimenti il tutto causerebbe gravi problemi diplomatici internazionali, nazionali, regionali, provinciali, cittadini e rionali. e anche a casa sua non se la caverebbe troppo bene. la moglie gli terrebbe il muso, i figli gli chiederebbero soldi e via discorrendo. l'ho contattato telefonicamente ma mi ha detto che non voleva rilasciare commenti sulla vicenda. certo e', pero', che rimane un elegantone.

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giovedì, maggio 21, 2009

la signora

una signora che conosco ha messo sul balcone, invece dei soliti vasi di fiori, delle bestie imbalsamate. ci sono scoiattoli, cervi, cinghiali, cani e gatti. tutti si lamentano, nel vicinato, perche' questa signora tiene gli animali morti sul balcone. e dicono: ma insomma! ma la signora se ne fotte e continua a tenerli sul balcone. quando piove, ci mette sopra il cellofan. e cosi' quando nevica. li spazzola quasi ogni giorno e li tiene puliti.

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mercoledì, maggio 20, 2009

stupido post

in questo post ci sono cose che la mente umana puo' concepire a stento. quindi attenzione ad andare avanti con la lettura, potrebbe cambiare la vostra vita, il vostro modo di vedere le cose, il vostro modo di sciare, e il vostro modo di cambiare la macchina quando ormai quella vecchia e' da rottamare. purtroppo mi sono dimenticato il contenuto di questo post. quindi potete andare avanti tranquillamente nella lettura. senza preoccuparvi di alcunche'. non cambiera' il vostro modo di sciare eccetera eccetera. e' inutile che adesso ripeto tutto quanto.

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martedì, maggio 19, 2009

le orecchie mefitiche

c'era un tipo a cui puzzavano le orecchie di merda. e anche se le lavava, niente da fare, gli puzzavano sempre di merda. ando' da un dottore ma purtroppo egli, il dottore, era allergico alla puzza di merda. e quindi appena il tipo entro' nell'ambulatorio, il dottore mori'. allora prese un aereo, ando' agli antipodi, e si mise a fare il fenomeno da baraccone. ma anche non ebbe molto successo. si', tirava a campare. ma niente di piu'.

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lunedì, maggio 18, 2009

la settimana vecchia

dovendo oggi iniziare una nuova settimana, di quella vecchia ormai nessuno sa piu' cosa farsene. la settimana non nuova, quella che non comincia oggi e che comincio' invece lunedi' scorso, ovvero esattamente una settimana fa, e' andata. e' sparita. si e' dissolta. sciolta come neve al sole. lasciando il suo strascico di qualcosa, diverso per ognuno. la settimana vecchia, altrimenti detta settimana scorsa, insomma, e' finita. ieri. e oggi inizia quella nuova. questo, per la cronaca. qualora fosse sfuggito a qualcuno.

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sabato, maggio 16, 2009

padre pio

il mio amico p.b. sostiene che padre pio porta rogna.
avete mai immaginato padre pio che ti aiuta a fare all'amore?
no? no? no? no?
e allora porta rogna.
fatto.

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cateto

Era sabato. Cateto se ne andava in giro tutto contento e tronfio: io sono cateto, io sono cateto, tu chi sei? io sono cateto. io sono io e voi non siete un cazzo... e via dicendo, cose tipiche da cateto il sabato sera, tipo io sono cateto, io sono cateto.
Era lo stesso sabato. Cateto cominciava già a essere mal visto dal settantaquattro percento degli altri lati avventori dei noti pub frequentati da questi giovani di oggi un pò scapigliati, quando a un certo punto, arriva Ipotenusa: "ah bello, hai rotto li cojoni"
Povero Cateto, dritto a casa

Fambrus

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CIGNORANZA

c'era uno, no. UNO. bè, costui non era affatto felice. Lo credevano gli altri, credeva lui. Ma in realtà avevano ragione gi altri, ma UNO non lo sapeva, e dunque era felice. un giorno passò una fata con la coda di cavallo e gli disse: "vuoi tu finalmente essere felice? brutto anatroccolo dei miei coglioni". "già sonlo" rispose UNO, ignorando il suo stato di infelicità, e aggiunse "... e modera il linguaggio, troia".

La morale è: se una c'ha la coda di cavallo, le piace succhiare le palle.

Fambrus

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venerdì, maggio 15, 2009

l'animale

c'era una volta una specie di animale con otto zampe, un acquario, un fazzoletto sporco e un cinghiale. amava fare lunghe e sperticate lodi ai lampadari. era la sua passione. poteva passare ore e ore sotto a un lampadario a magnificarne i pregi. inoltre sapeva fare le capriole all'indietro, e a quel tempo, parliamo di molti anni, saper fare le capriole all'indietro era un segno di distinzione. questo animale, a cui ancora gli etologi non sono riusciti a dare un nome, ancora non ha un nome. ma quando l'avra', ha gia' detto che fara' una festa. dove si mangera' solo una nocciolina. e vince chi riesce a mangiarsela.

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giovedì, maggio 14, 2009

quando

quando il cielo tramonta a mezzogiorno e la luna passeggia su corso indipendenza in compagnia di un gatto vestito da mandarino; quando la campagna assolata si trasforma in un mare di granaglie che vestono il paesaggio di un colore a caso; quando le cozze prendono il posto delle pizze e vengono servite alle quattro stagioni; quando si versa il coniglio tritato sul sentiero innevato; quando succede tutto questo, e' tempo di partire. e di lasciarsi alle spalle il passato. sempre che non sia un passato ricchione. in quel caso, lasciarselo alle spalle potrebbe non essere un'ottima idea.

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mercoledì, maggio 13, 2009

coso

c'era un mio amico che si chiamava Coso. E di cognome dei Cosi. Coso dei Cosi. era un tipo qualuque. non c'e' molto da dire su di lui. tranne che si chiamava Coso dei Cosi.

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martedì, maggio 12, 2009

la giornata

stamattina mi sono svegliato e ho notato, guardando dalla finestra, che la giornata non era particolarmente. mi sono quindi deciso e ho affrontato. tornato a casa, non c'era ancora. ho stappato una. visto che ancora, sono andato. poi, tornato, finalmente ho potuto. e cosi', la giornata.

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lunedì, maggio 11, 2009

la violenza

da piu' parti viene un appello perche' nel mondo finisca la violenza. basta violenza. tutti buoni e calmi. ma basterebbe che non ci fossero omicidi su tutto il pianeta per un mese, che ci sarebbero grossi problemi di sovrappopolazione. figuriamoci per un anno. non solo, se poi non ci fosse la violenza, la gente si amerebbe di piu', e farebbe anche molti piu' figli. e via, altra sovrappopolazione! insomma, alla fine sarebbe un casino, la gente finirebbe a dormire nei cassetti del como'. e tutto questo perche' abbiamo detto basta alla violenza. la quale, risentita, se ne andrebbe dal pianeta terra. alla ricerca di nuove avventure.

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domenica, maggio 10, 2009

il videvo della domenicva

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venerdì, maggio 08, 2009

la musica

iva zanicchi e' la mia cantante preferita. ho tutti i suoi dischi e in camera ho i suoi poster appesi in camera. due volte in camera per ribadire il concetto. secondo me ci sono delle canzoni di iva zanicchi che sono veramente sono qualcosa di meraviglioso. due volte sono per ribadire il concetto. tipo, non so, quella canzone famosa di iva zanicchi che parla di quello che noi tutti sappiamo. con quella musica stupenda che noi tutti conosciamo. due cose nella musica mi piacciono: iva zanicchi e la musica etnica. quella suonata con le fisarmoniche, gli zufoli, le arpe e tutti quegli strumenti che ti fanno sognare.

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giovedì, maggio 07, 2009

Tipo

ogni post e' un viaggio nel cervello. certe volte ci sono bei paesaggi, altre volte lande desolate. questi post che vado scrivendo da ormai un po' di tempo dipendono dal paesaggio che mi trovo davanti. non sempre il paesaggio e' piacevole. per esempio, oggi il paesaggio e' un prato mezzo secco e spelato con sopra un cassetta di pomodori vuota e un pollo che scorazza intorno... a prima vista sembra un pollo qualsiasi, ma poi si nota che ha quattro zampe... questo paesaggio un po' mi piace. allora, ci sta questo prato spelato e mezzo secco. su questo prato c'e' un pollo che gira intorno a una cassetta di pomodori vuota. a un lato della cassetta, destra o sinistra non importa, c'e' un albero anch'esso malandato. arriva uno con un fucile. ha tipo una salopette da meccanico sporca, la barba incolta e la faccia da pugile suonato. si chiama Tipo. Tipo spara al pollo. il pollo muore stecchito. Tipo prende il pollo morto, gli infila un uncino su per il culo e lega l'uncino a una corda. Tipo si incammina nella boscaglia che costeggia il prato e vi si inoltra. Tipo sbuca vicino a un fiumiciattolo, che sembra quasi uno stagno. sistema il pollo vicino a un argine del fiume e si nasconde dietro un cespuglio. l'acqua del fiume comincia a ribollire. si vede qualcosa affiorare. è una bocca. sembra quella di un coccodrillo, ma affianco alla bocca spuntano due braccia umane. la creatura esce dall'acqua. ha la bocca da coccodrillo, le braccia umane, delle branchie e i piedi palmati. e' alto piu' di due metri e striscia. con aria sospettosa, sembra quasi annusare il pollo. poi, con lentezza, gira la testa da un'altra parte, quasi fosse disinteressato. e all'improvviso la rigira di scatto verso il pollo e lo addenta con forza. l'uncino nascosto nel corpo del pollo gli rimane incastrato nel becco da coccodrillo. Tipo esce dal cespuglio e tira con forza verso di lui, mentre la creatura si voltola nel fango freneticamente, cercando di liberarsi dall'uncino. i due ingaggiano una lotta furibonda, Tipo tira verso di lui, ma l'uomo coccodrillo e' forte e oppone una resistenza valorosa. l'uomo coccodrillo, con uno sforzo tremendo, riesce a sganciare l'uncino dal suo becco, e, nonostante le ferite, sembra stare piuttosto bene. si solleva sulle gambe ergendosi in tutta la sua altezza. Tipo lo guarda con un'aria fra lo stupito e il divertito. fra i due ci sono una decina di metri. la creatura si mette a quattro zampe, e un po' strisciando e un po' camminando, si avvicina minacciosa verso Tipo. Tipo, con calma, prende il fucile e gli spara in testa. La creatura muore stecchita. Tipo se la carica sulle spalle e si inoltra di nuovo nella boscaglia.
e' il tramonto quando Tipo arriva nei pressi di una casa. dalla casa esce una bambina bellissima. bionda, con gli occhi azzurri, indossa un vestitino a fiori che lascia scoperte gran parte delle gambe, gambe lunghe e affusolate che promettono bene. quando scorge Tipo, la felicita' le si dipinge sul volto. da sotto il vestito spuntanto una decina di tentacoli. e grazie a quelli si affretta in direzione di Tipo gridando: "papa', papa'!".
sulla soglia, esce una donna in cinta che guarda la scena felice. E si lecca le labbra con una lingua di serpente.

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mercoledì, maggio 06, 2009

falsa barzelletta


un italiano, un inglese e un francese guardavano un film al cinema su una guerra di indipendenza. il francese disse: liberte', fraternite', egalite'! l'inglese, che era un po' sordo, disse: e' gia' l'ora del te'? e l'italiano rispose: che cazzo state dicendo, brutti figli di puttana!? da li' nacque un'accesa discussione sull'opportunita' di apostrofare in maniera tanto ingiuriosa delle persone che si conoscono appena. fortunatamente erano gli unici tre, nel cinema. e quindi insomma, nessuno ebbe da ridire. e questa storia appartiene al genere delle false barzellette. ovvero le barzellette che non fanno ridere. programmaticamente. ecco. per questo ho messo quella vignetta. che invece mi fa ridere.

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martedì, maggio 05, 2009

un uomo di nome dino

prima di tutto, quando ancora non esisteva, c'era solo qualcosa, e con quel qualcosa bisognava arrangiarsi. tanto e' vero che un uomo di nome dino costrui' una baracca di liquirizia in quanto era una delle poche cose che c'erano. non c'erano ancora la legna, le pietre eccetera. ma la liquirizia c'era gia'. ovviamente non fu una grande trovata, in quanto le baracche fatte di liquirizia si sciolgono facilmente, e dino dovette fare i conti con questa verita'. com'e' normale, ne fu un po' contrariato ma siccome ancora non esistevano neanche le baracche, non sapeva di preciso perche'. dal suo punto di vista, quantomeno. pertanto, la sua contrarieta' fu di lieve entita'.

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lunedì, maggio 04, 2009

espiazione


ho sempre pensato che la gente pensa troppo a quello che ha sempre pensato. e io non faccio eccezione. per questo quando ho pensato quello che ho appena esposto, mi sono sentito in colpa e, per espiare, mi sono fatto una frittata con le cipolle, mi sono bevuto una birra fredda e ruttato allegramente. non c'e' nulla di meglio, infatti, per espiare una colpa che una frittata con le cipolle e una birra fredda. quindi, quando ci si sente in colpa, il mio consiglio e': frittata con le cipolle e birra fredda. se non si era capito. ecco.

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