martedì, giugno 30, 2009

cioccobirra

per carpire l'attenzione degli altri, ho creato un nuovo prodotto che si chiama cioccobirra. praticamente e' una birra al cioccolato. che fa schifo. infatti, pochi sapori legano male quanto la birra e il cioccolato. eppure mi e' capitato un sacco di volte di accostarli. e quindi alla fine anche se legano male sti cazzi me li mangio lo stesso. senza punti e senza virgole. praticamente, per ottenere la cioccobirra, basta fondere a bagnomaria del cioccolato e poi versarlo nella birra. certo non e' un prodotto dietetico. e tanto meno gradevole al palato. ma non posso mica pensare a tutto.

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domenica, giugno 28, 2009

dai libri di bokonon - foma

sul frontespizio si legge:
"non essere sciocco! chiudi immediatamente questo libro! non e' altro che foma*!"
si legge poi:
"in principio dio creo' la terra, e la rimiro' nella sua solitudine cosmica.
e dio disse: 'e ora creiamo esseri viventi dal fango, cosi' che il fango veda cosa abbiamo fatto'.
E dio creo' tutti gli esseri viventi che or sulla terra si muovono. e uno era l'uomo. soltanto in forma d'uomo il fango poteva parlare. dio si chino', mentre il fango in forma d'uomo si levava a sedere, si guardava intorno e parlava. l'uomo sbatte' gli occhi. 'qual' e' lo scopo di tutto questo?' chiese educatamente.
'perche', tutto deve avere uno scopo?' chiese dio.
'certamente' rispose l'uomo.
'allora lascio a te il compito di trovarne uno per tutto questo' disse dio. e se ne ando' ".
...
"certo che sono baggianate!" dice bokonon.

*foma significa panzane, menzogne.

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venerdì, giugno 26, 2009

coccodrillo

ieri si sono spenti michael jackson e farrah fawcett. entrambi protagonisti dello star system. piu' di quello del secolo scorso che di questo, a dirla tutta. massimo rispetto per chi piange l'uno o l'altro. l'uomo e' una creatura fatta di sogni. e non ci sono cazzi. quindi, quando uno di questi sogni subisce una pesante ingiuria come la morte, e' chiaro che uno ci resta male. per quanto mi riguarda, me ne sbatto discretamente i coglioni. ma una domanda sorge spontanea: perche' moiono sempre a coppie? tipo gigi sabani e luciano pavarotti. tipo che fra i vips, quando ne muore uno, gli altri giu' a grattarsi le palle. e si guardano negli occhi pensando: e ora a chi tocchera'? poi, quando ne muore un altro, si rilassano. e vanno a mangiare tutti insieme. alla trattoria "Agata la Puercona". dove c'e' il rutto libero. la mortazza a cubetti. la birra fredda. e il pane caldo. ecco.

giovedì, giugno 25, 2009

candele

non ci sono praticamente mai stati degli studi approfonditi sulle candele. in realta' forse si'. ci sono stati questi studi. comunque se ne parla poco. in tv e sui giornali non se ne parla mai. eppure le candele sono importanti. molto importanti. ma neanche tanto. insomma, alla fine come brucia una candela, e perche', e' un argomento di cui non gliene fotte niente a nessuno. poi vabbe', si', ci sono le candele del motore, le candele in senso metaforico che uno regge mentre altri due amoreggiano eccetera. ma qui si parla di candele di cera. quelle, proprio. quindi non divaghiamo. e concentriamoci sulle candele. ma per poco. tutto sommato e' un argomento del cazzo.

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mercoledì, giugno 24, 2009

dichiarazione di intenti

per cercare di riportare la discussione su binari piu' soliti, oggi questo post parlera' di argomenti seri e importanti. anzi, sara' il primo di una lunga serie di post seri e importanti che si occuperanno di argomenti che stanno a cuore alla gente. e non le solite fregnacce che si leggono in genere su questo blog. insomma, basta. questo blog cambiera' rotta. e da oggi in poi parlero' di tutti i miei problemi, piccoli e grandi. di tutte quelle piccole grandi cose che capitano ogni giorno. che ci fanno soffrire, si', ma che portano anche avanti. ci spingono, giorno dopo giorno, a proseguire in questo cammino avventuroso chiamato vita! BUAHAHAHAH!!! ovviamente e' bugia. e il giorno che faro' veramente una cosa del genere, portatemi al macello. e le mie carni usatele per mangime per i porci. eccheccazzo.

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martedì, giugno 23, 2009

princisbecco

e' stato stimato un tizio. poi non piu'. si scopri' che aveva il vizio di uccidere zanzare con il naso. per esempio, ne prendeva una al volo, la infilava in una narice, e poi premeva con un dito sulla parete esterna della stessa narice e schiacchiava la zanzara. nessuno sa dove originava questo suo comportamento. secondo alcuni studiosi, era questo il modo di ammazzare le zanzare di un popolo sudasiatico che venerava il naso come divinita'. infatti il loro dio era a forma di naso. e poi aveva braccia e gambe piccolissime. e parlava con una voce stridula e fastidiosa. faceva i dispetti ai suoi fedeli e se non lo veneravi abbastanza ti faceva venire le coliche. e infatti, il detto "rimanere con tanto di naso", che equivale a "rimanere di princisbecco", che equivale a "rimanere spiacevolmente stupiti", probabilmente ha qualche origine imprecisata che facendo una ricerca in internet facilmente puo' essere individuata. invece, rimanere di princisbecco viene dal princisbecco, che e' una roba somiglia all'oro ma invece e' una fetecchia. e la invento' un orologiaio inglese che si chiamava pinchbeck (1670-1732). e per oggi basta cosi'.

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domenica, giugno 21, 2009

megalocef

megalocef ubico' la sua residenza nei pressi di un cipresso e spesso vi si recava a suggello dell'ubicazione suddetta. infatti abitava da tutt'altra parte, ovvero in un residence per macrocefali. dove tutte le cose che servono per la testa sono piu' grandi. per esempio, ogni stanza era dotata di un fon per macrocefali. che era enorme. ed era molto utile per i macrocefali. solo che pesava un quintale. e bisognava farsi dare una mano da un altro macrocefalo per usarlo. se non due. quindi insomma quando un macrocefalo doveva asciugarsi i capelli, era un vero casino. e poi c'erano altre cose per macrocefali che si possono facilmente immaginare. affianco al residence per macrocefali, c'era una macelleria per puttane. ci potevano andare solo le puttane, a comprare la carne. e per dimostrarlo, dovevano fare un pompino al macellaio. che le pagava in carne. e pagava i ditributori in puttane. affianco alla macelleria per puttane, c'era poi un velodromo per le corse dei topi. solo che i topi difficilmente vincevano, quasi sempre battuti dagli scommettitori che spazientiti entravano in pista e gareggiavano al posto loro. e allora i topi cadevano in depressione e si davano alla droga e all'alcol. e infatti affianco al velodromo c'era una clinica per disintossicazione dei gerbini. e i topi si imbucavano spacciandosi per gerbini. il gerbino e' un animale molto interessante. ma 'sti cazzi. altro discorso e' quello dei garibaldi, ovvero dei ribaldi a livello agonistico che fanno gare di ribalderia quasi ogni giorno. ieri ha vinto uno che ha alzato la tonaca a una monaca e le ha disegnato la gioconda sul culo.

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venerdì, giugno 19, 2009

il piccolo popolo


maledetti folletti... entrano in camera senza bussare, si ubriacano, si drogano, ruttano, scoreggiano, abusano sessualmente della mia collezione di bruchi. (ho una collezione di bruchi. vivi. e loro vanno la' e se l'inculano.) sti foletti bastardi. hanno proprio rotto il cazzo. allora stamattina che ho fatto? mentre dormivano strafatti, gli ho versato sopra l'alcol e poi gli ho dato fuoco. e che cazzo! non se ne poteva piu'. peccato che in tutto questo sono morti anche i bruchi che, forse per la sindrome di stoccolma, erano diventati loro amici. ma pazienza. il mondo e' pieno di bruchi. invece di folletti, un po' meno. almeno spero. ma se tornano, stavolta non li lascio fare. li brucio subito. li attiro con qualche bruco, nei confronti dei quali evidentemente hanno un particolare appetito sessuale, e poi li brucio con l'alcol. piccolo popolo del cazzo!

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mercoledì, giugno 17, 2009

anatre

vabbe', solo una cosa voglio dire: l'anatra e' un animale del cazzo! che cazzo ci sta a fare l'anatra fra gli animali? qua qua qua... ma vaffanculo all'anatra! l'anatra non vale un cazzo! sta li' tutto il giorno a starnazzare, ma ci rendiamo conto? starnazzare! che cazzo di verbo e'? starnazzare... bah! no, vabbe', niente, cosi'. maledette...

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lo zero e' zero

questa faccenda del numero di oche che possono o meno frequentare un parco e' veramente delirante. il sindaco di una citta' ha infatti deciso che le oche non possono frequentare il parco se in un numero superiore a dieci o comunque dispari. ovviamente questo ci porta a fare altre riflessioni su come i sindaci stanno cominciando a prendere in seria considerazione il problema dei numeri. che, risaputamente, vanno da uno a nove. lo zero e' zero e quindi non e' un numero. il dieci e' uno piu' zero quindi e' un numero poco originale, pleonastico, inesistente. tutti gli altri sono solo combinazioni dei primi nove, a cui si aggiunge lo zero per bellezza. insomma, se tutto il mondo si mettesse d'accordo e contasse solo fino a nove, molte cose si semplificherebbero e si risparmierebbe un casino. perche' al massimo le cose costerebbero nove euro.

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martedì, giugno 16, 2009

il senso

ultimamente si vedono in giro dei giovani che usano portare sulla testa dei galli imbalsamati che si vantano di avere ucciso durante una battuta di caccia ai galli balsamati. bel coraggio! cosa ci vuole a cacciare un gallo imbalsamato? e' gia' morto! e se glielo fai notare, a quei giovani, si arrabbiano moltissimo. si mettono a urlare e poi a piangere. svengono. bisogna chiamare un'ambulanza, correre in ospedale e somministrargli degli antiparassitari omeopatici. il che' probabilmente non ha alcun senso. ma vaffanculo. chi sono io per dare un senso alle cose? e, soprattutto, chi sei tu, o eventuale, ipotetico, lettore criticone, per dare un senso alle cose? stai al tuo posto. o fai la fine di cateto.

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lunedì, giugno 15, 2009

astromunchausen - lo stomaco

condussi un'esistenza felice fino al giorno in cui scoprii di avere mangiato troppa minestra al pranzo degli amatori di minestre. quel giorno, ebbi chiara la visione dell'amatore di minestre che ero diventato. grasso e paonazzo, il mio stomaco aveva raggiunto l'ampiezza di una mongolfiera e tanti agenti immobiliari mi avevano chiesto se ero interessato ad affittare o a vendere il diritto di superficie. un'organizzazione paramilitare mi aveva chiesto se poteva farci delle esercitazioni. e un circo mi aveva chiesto se poteva montarci il tendone. decisi cosi' di cambiare rotta e andai in india. a piedi. man mano che passavano i giorni, perdevo sempre piu' chili e andavo sempre piu' veloce. tanto che l'ultimo giorno ci misi un giorno in meno ad arrivare dove dovevo arrivare. arrivato in india, poi, avendo raggiunto il mio scopo, tornai indietro. e visto che ormai le cose stavano come stavano, presi l'aereo.

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venerdì, giugno 12, 2009

fido cane

un mio amico si chiama cane. ma non e' un cane. si chiama cane di cognome. e di nome fido. fido e' un amico fidato. di lavoro, fa la guardia giurata, ed e' uno che, nei momenti liberi, sa come tenerti comagnia. il problema e' che non lo puoi portare in un ristorante perche' mangia come una bestia. non usa le posate e mette la faccia direttamente nel piatto. poi, se ci vai insieme al parco, si libera con disinvoltura le viscere senza preoccuparsi troppo della gente che lo guarda e se vede una bella ragazza corre ad annusarla e poi cerca di accoppiarsi immediatamente. per questo, purtroppo, fido ha una serie infinite di denunce per molestie.

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giovedì, giugno 11, 2009

i fichi antichi

quella del brogliaccio e' una storia molto interessante. originariamente il brogliaccio era una vera e propria grana per i cacciatori di fichi. perche' al tempo i fichi non erano ancora diventati i frutti che tutti conosciamo ma erano invece degli animali ribelli e indisciplinati. voraci di cozze, i fichi se ne andavano impettiti per le vie delle citta' a infastidire questo e quello. allora intervenne l'alta autorita' dei progetti, ovvero l'autorita' preposta al controllo di ogni cosa (erano tempi in cui si dovevano ancora distinguere le cose da controllare dalle cose da non controllare). quindi poi successe qualcosa che non so e tutto e' diventato come e' adesso.

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mercoledì, giugno 10, 2009

il progresso

la storia del progresso tecnologico e' una sciocchezza. niente e' stato inventato e siamo ancora all'eta' della pietra. tutto quello che ci sembra di vedere e' solo un'illusione. creata da un mago. quindi, tutte le automobili, i computer, gli aerei, le medicine eccetera non esistono. c'e' un mago che ha fatto un sortilegio. una magia. e noi vediamo cose inesistenti. e siccome era un mago bravissimo (ora purtroppo e' morto), queste cose le tocchiamo, le usiamo, le annusiamo eccetera. ma resta il fatto che non esistono. infatti, basta andare in un bosco e queste cose scompaiono. e mi sembra una prova sufficiente. ecco.

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martedì, giugno 09, 2009

leghisti

sono profondamente convinto che il sale, nell'acqua in cui si fara' lessare la pasta in un momento successivo, vada messo prima o dopo che l'acqua bolla. o dopo aver versato la pasta nell'acqua bollente. dipende dalle convinzioni di ognuno. sono profondamento convinto che su questo tutti abbiano convinzioni diverse. e tutte le convinzioni a questo proposito meritino rispetto. quello che non sopporto e' invece chi il sale non lo mette proprio. perche' se lo dimentica o per qualche altra ragione. se uno lo fa per problemi di salute, ok. altrimenti, perche' non mettere il sale? certo, sono sicuro che siano pochi quelli che il sale non lo mettono proprio. ma qualcuno ci sara'. e secondo me e' un leghista.

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lunedì, giugno 08, 2009

la storia di vincenza

vincenza mori' un giorno di primavera. e il giorno dopo gia' pestava mojiti nel bar del fratello. si riprese subito. non fu una morte grave. fortunatamente. certo, fu brava a cogliere i primi sintomi di morte e corse subito dal medico, il quale le prescrisse una cura a base di pasta alla peste sciroppata. che risaputamente ha il potere di resuscitare i morti. e i vivi, invece, li ammazza. quindi e' altamente sconsigliato consumare pasta alla peste da vivi. da morti, e' un altro discorso. non si corrono piu' rischi. da morti si puo', per esempio, guidare ubriachi a 200 all'ora. o buttarsi senza paracadute da un grattacielo. e via discorrendo. e questa e' la storia di vincenza, che mori' un giorno di primavera. e il giorno dopo gia' pestava mariti nel pub del cugino.

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venerdì, giugno 05, 2009

uno e due

c'era una volta uno. poi c'era un altro. ma non so quale dei due fosse. non perche' si somigliassero. proprio perche' non c'ero e non lo so. ci fossi stato, sarebbe stato diverso. a meno che i due non si somigliassero. o se uno dei due fossi stato io. allora non averi avuto dubbio alcuno.

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giovedì, giugno 04, 2009

cose capitate

qualche giorno fa mi sono recato al supermercato per comprare un etto di coccodrillo, ma niente. anzi, mi hanno guardato strano, una signora ha avuto un infarto, e' crollato un mobile e sono venuti i pompieri. ma queste cose non sono collegate. una signora ha avuto un infarto da qualche parte, un mobile e' crollato da qualche parte, e i pompieri saranno pure andati da qualche parte, quel giorno! escludo nella maniera piu' assoluta che tutti i pompieri del mondo quel giorno li' siano rimasti senza fare niente da qualche parte. benedetto iddio!

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altroche'

vado di fretta. ho una fretta boia. devo andare. proprio scappare. via! piu' veloce della luce! ecco. fatto. sono andato. e sono tornato. andavo di fretta. avevo una fretta boia. dovevo andare. proprio scappare. via! piu' veloce della luce! e poi sono tornato. e ancora andro' di fretta. avro' una fretta boia... eccetera eccetera. perche' io alle scuole medie i verbi li ho studiati! mica come gli altri! che invece badavano alle ciui ngam. alle big babol. agli adesivi fichi da attaccarsi sulle biciclette. alle canzoni del festival di sanremo. no! io studiavo i verbi! e oggi so usare il presente, il passato e il futuro! come ho appena dimostrato. altroche'.

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mercoledì, giugno 03, 2009

salcazzo

salcazzo e' un paese che nessuno sa di preciso dove si trova. e tutti dicono: salcazzo dove si trova salcazzo. e allora, uno che prova ad andare a salcazzo e' molto probabile che si perda. per non perdersi, bisogna seguirne l'odore. l’odore di salcazzo e' un odore molto particolare. e nessuno sa qual e'. quindi conviene, qualora un odore particolare venga avvertito, seguirlo e sperare sia quello giusto. se si ha la fortuna di arrivare a salcazzo, e' bene sapere che e' inutile chiedere informazioni agli abitanti di salcazzo per poter raggiungere e visitare le meraviglie del luogo. gli abitanti di salcazzo, infatti, non sanno un cazzo. ti rispondono, in quanto comunque persone educate, con robe tipo: "boh... non lo so...". inoltre, gli abitanti di salcazzo, putroppo, non sanno neanche altre cose, tipo quanti anni hanno, dove abitano eccetera. per questo vagano per il paese in cerca della loro casa, e spesso dormono in una casa qualsiasi, che non e' la loro. anche perche' i proprietari di quella casa, non sanno di preciso di chi sia. e infatti, secondo alcuni studiosi inesistenti, il termine "ospite", che vale sia per chi ospita che per chi viene ospitato, e' nato da qualche parte. salcazzo dove.

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