sabato, ottobre 22, 2005

l'infimito

sempre caro mi fu quest'ermo cazzo
e questa figa, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
ma sudando e mirando interminato
spazio di là da quella, e sovrumani
silenzi e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il glande
odo stornir tra queste labbra, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo' comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e 'l suon di lei. Così tra questa
amenità si annega il pene mio.
e il naufragar m'è dolce in questo amare.

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7 Comments:

Anonymous Anonimo said...

le lacrime mi rigano il volto...

altro che Infinito.
altro che Leopardi.
cazzate.

06 marzo, 2008 15:39  
Blogger astrosio said...

no? io l'ho sempre considerato un po' sottovalutato sto post... vabbe'... il blog ancora non lo conosceva nessuno. vabbe'... piaciuta? :)

06 marzo, 2008 15:48  
Anonymous Anonimo said...

è talmente erotico...
meraviglioso

potrei fare follie per l'uomo che ha scritto quest'astrusità.

06 marzo, 2008 16:09  
Blogger astrosio said...

e falle ;)

06 marzo, 2008 16:10  
Anonymous Anonimo said...

;) tu scherzi col fuoco...

come dice Minuicchio ne La Capa Gira "Attenzione..."

06 marzo, 2008 16:13  
Blogger astrosio said...

volendo puoi mandarmi una mail. ecco.

06 marzo, 2008 19:02  
Anonymous Anonimo said...

quando si dice "bast@ chiedere"...

yahoo

06 marzo, 2008 19:26  

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