al palo
ieri nel primo pomeriggio, per strada, ho visto uno vicino a un palo. e questa immagine semplice e quotidiana inaspettatamente ha fatto sì che mi ponessi molte domande profonde e intelligenti.
almeno, così mi era sembrato.
in realtà, dopo, quelle domande mi sono sembrate serie stronzate.
e quello vicino al palo era un terzo a caso senza nessuna importanza. probabilmente uno che fa un lavoro insulso e gli sta bene così e non vuole rotture di palle.
quindi tutte quelle mie domande non solo erano stronzate, ma erano del tutto inutili.
insomma ieri, nel primo pomeriggio, per strada, è accaduto qualcosa di nessunissima importanza nell'economia degli eventi.
c'era uno vicino a un palo e io gli sono passato vicino. ma neanche tanto.
nessuno se ne è accorto, ed è giusto così.
io me ne sono tornato a casa e me ne sono anche scordato fino a stamattina.
quando ho ripensato a quelle domande e mi sono detto: "ma che stracazzo me ne fotte!?"
il mondo è pieno di pali, e di persone vicine ai pali.
non è un buon motivo per scriverne.
12 Comments:
Il mondo è anche pieno di persone che fanno i Pali, e questo magari è un buon motivo per scriverne... Coraggio non ti buttare giù che a tutto c'è rimedio!!!
PierGiorgio
P.s. quesito per Rocco, io prima della e congiunzione ce la metteri la vigola, ma guarda un po' se ogni volta che mi viene da mettere la virgola prima della e congiunzione mi devo far venire i sensi di colpa a causa di un manipolo di accademici spocchiosi. Non trovi?
ossequi alla signora
ma le persone che fanno i pali sono persone di malaffare. nel senso che che malaffariscono.
infatti "malaffare" è un verbo della prima coninugazione. e questo l'ho capito dopo molte notti insonni, bevendo centinaia di tazze di caffé per riflettere su questa annosa questione.
bugia.
Io invece "al palo" ci metterei un cumulo, una pletora, nu cerefugghie, anzi no un muzzo di persone:
tipopersempio il figliodiputtana che mi ha fottuto lo specchiettodellamacchina
tipoperesempio il figliodiputtana che si è fregato l'antenna della macchina
tipoperesempio il cujonazzo che mi ha fregato, spezzato (e restituito correttamente dugliate e riposte sul bordo dello scafo) le scotte del mio catamarano perchè, nottetempo, si era insabbiato con la sua macchina di merda
tipoperesempio basta che mo esagero e qualcuno si lamenta che poi mi tocca metterlo al palo
PG
egregio PG, fottitene!!!
ma strafottitene e, se qualcuno si lamenta o se solo accenna reazioni sbagliate, ti accompagnio io personalmente a fare il culo a tarallo a sto manipoli di accademico spocchiosi del cazzo!!
con rispetto ed ammirazione
cordialmente suo
Rocco
tutti al paloooo, tutti al paloooo, a mostrare il cazzo chiaroooo!!!
Ma che morboso!
David Niven
Come la mettiamo con gli impalati?
E con quelli che ci salgono sopra per impalarvisi?
E con quelli che il palo ce l'hanno nell'occhio e provano ugualmente a cercare la pagliuzza nel culo del vicino (non ricordo se la metafora fosse esattamente questa).
Siete rimasti al palo,
il Maestro
Maestro, se la metafora non era quella lo è diventata dopo il Suo dire.
chissà poi se anche il palo stava pensando la stessa cosa...
E cmq c'era da ragionare sul fatto che il tizio stesse lì impalato al palo senza però essere impalato, nè facendo il palo...
mah...che astruserie...
perchè non provi a diventare limericchiatore? sono certo ti divertiresti. c'è in pratica solo una regola da seguire, leggile sul nostro blog.
ciaoooo
oggi farò un limerick
degno del circolo pickwick
ma non voglio pensarci troppo
questo è l'intoppo!
chiederò aiuto a una strega di eastwick...
astro...davvero ce l'hai chiaro?
OOOOOHHH SIII!!
finalmente qualcuno che realmente fa fino in fondo al significato delle cose!!
ma vogliamo mettere in luce il punto di vista del palo?
o no?
no?
beh io si!!
ma vi siete posti mai il quesito su quanto sia importante un palo oggi?
se il palo sorreggesse un insegna, sarebbe parte integrante dell'economia tipica della gestione caratteristica della azienda in essa sponsorizzata
e se il palo sorreggesse una luce notturna?
ebbene darebbe luogo ad una piccola dimensione di vita all'interno del fascio luminoso rifratto sulla terra, dentro il quale popoli e genti di tutte le razze potrebbero ivi momentaneamente sostarvi.
quante piccole luci ed ombre di vita quotidiana sarebbero prodotte dalla luce alla cima del palo..
Aer non pensare alla vita stessa del palo, silente, immobile, assorto nelle sue riflessioni, giace sulla terra costretto a sorbirsi pregi e difetti di una umanità e di una naturalità casuale che trova momentanea dimora intorno ad esso.
ma al palo che gliene fotte di ascoltare i nostri beceri discorsi, magari ad esso appoggiati con le nostre sozze mani
immaginatevi quale idea possa esso nutrire nei confronti di noi uomini, con le nostre misere abitudini, cosa deve pensare del passante che si gratta le palle sotto di lui?
o della signiora che proveniente dal mercato, incontrando una amica, si mette giù a tagliare su amici e conoscenti...
povero palo, che tristezza, mai una parola di affetto o di conforto...
una vita vissuta all'ombra della propria luce, col costante rischio che un parafango metallizzato ponga fine alla propria virtù per una fottuta precedenza non data o per una telefonata al volo in mezzo al traffico...
evviva il palo, abbasso l'uomo della strada e le sue manie di insensibile protagonismo!!
Rocco Loturzo
Allosanfandelapatrì....
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