le case
la per-cezione è diversa dalla divisi-one. così come una pelliccia di-visone nulla ha a che fare con quattro fratto due.
questo nella realtà sensibile delle cose. ma nella realtà sensibile delle case potrebbe essere del tutto indifferente avere a che fare con una divisi-one o con una pelliccia di-visone.
mi spiego: potrebbe ben darsi che in una casa c'è un bambino che fa i compiti e fa le divisioni, e che la mamma di questo bambino abbia una pelliccia di-visone.
probabilmente non cambierebbe molto per quella casa.
ma potrebbe anche essere il contrario. anche perché noi non siamo case, bensì persone.
quindi di quello che pensano le case sappiamo poco o nulla. e quel poco che sappiamo potrebbe essere solo frutto della nostra proiezione mimetica.
effettivamente le case sono oggetti di grande interesse per un'osservazione astrusa.
nelle case si raccolgono gli odori, le sensazioni e i ricordi del passato.
certe volte anche se non ci siamo mai entrati in una casa, entrando avvertiamo tante cose.
quindi, non è detto che quanto ho sopra affermato sia vero.
può essere anche che le case hanno un'anima. odiano le divisioni, per esempio. o sono animaliste e non gradiscono che la mamma del bambino di cui sopra abbia una pelliccia di visone.
credo che sia un argomento su cui riflettere.
non troppo però.
in quanto alcuni sostengono che questo tipo di riflessioni siano robe da pazzi.
cioé che solo i pazzi fanno questo tipo di riflessioni.
siccome io le faccio, sillogisticamente, dovrei annoverarmi fra i pazzi.
ma siccome io al sillogismo credo solo al 60% credo di avere un 40% di possibilità di non essere pazzo.
ma questo è tutto da dimostrare.
e per dimostrare dovrei ricorrere a un teorema.
ma per ricorrere a un teorema dovrei partire da un assioma.
e siccome io non credo agli assiomi al 100%, reputo del tutto oziosa la questione testé individuata e descritta.
per finire questo lungo, noioso e sconclusionato post (tre qualità che io reputo degne del massimo rispetto)... per finire questo post, dicevo, non so assolutamente che dire. come concluderlo. anche perché.
7 Comments:
certo certo..
vieppiù è ben noto agli operatori del settore che le costruzioni in calcestruzzo sono restie alle relazioni con le più classiche in pietra e tufo, mentre gli ultimi arrivati, in ferrocemento, sono notoriamente degli snobbs.
io credo comunque che la ragione vada ricercata nel progressivo utilizzo di fondamenta a canalizzazione verticale, ma ciò è tuttavia opinabile
la saggezza popolare infine accorre in aiuto delle sopraccitate tesi con l'espressione tipica:
anche i muri anno orecchie
ma io purtroppo non le ho mai viste
Caro Astrosio,
credo lei cominci a palesare i sintomi provocati da una gravissima e prolungata astinenza da:
- frise
- primitivo
- salzizza
- ricci
- acqua jonica (nel senso di quella marina, ottima per le abluzioni)
- vagina
- casa...
Il Maestro
che Maestro sarebbe se no?
rocco, eri sempre girato di spalle.
accetto il coniglio, ed intanto mi lavo i denti, anche se l'unico posto dove posso farlo è il mio soggiorno.
e magari le case riodno di noi :)
Se lo sai rispondi:
Le case taccion nell'addio
non urlan più di lavatrici
di respiri, di attese,
di anime contese
vuote e composte nell'ombra
di polvere e imposte
gesti alzati in fretta nel mattino
calda assenza a fianco al comodino
treni, stazioni, biglietti
sepolti nei letti...
e viene il tempo di partire
armadi cimiteri di appendini
parole scritte a mano
scritte in ogni dove
col tempo tutto sembra migliore...
silenzio sulle frasi storte e tra le porte
rotolano le bottiglie nascoste
pacchi e confezioni
vite nei cartoni
restano di noi
Una pizza di mare a chi indovina chi...
fh, certo, i denti in soggiorno sono un'abitudine salutare. come anche i piedi.
bloggatomentale, case che ridono esistono. fanno pure i film.
mostro, è v.c. era facilissima.
e benvenuto.
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