giovedì, settembre 04, 2008

l'uomo che sparava ai piccioni

c'era una volta un sosia che pero’ non somigliava a nessuno. cioe’, lui era convinto di essere un sosia ma purtroppo non somigliava a nessuno. provo’ a somigliare a: marlon brand, al capon, francis scott fitzgerald, frank zapp, min reitan, olivier toscan, il colonnello spirr (uno che conosceva lui), zapater, zorr, michelangel, il tenent colomb, artur brachett eccetera. ma niente, non somigliava a nessuno di questi. e allora, in preda alla disperazione, decise che da quel giorno in poi non avrebbe provato piu’ a somigliare a qualcuno ma solo a se stesso. e ci riusci’ benissimo. era sputato a se stesso. uguale uguale uguale, proprio. somigliava cosi’ tanto a se stesso che certe volte lo confondevano e doveva dire: “guarda che sono me stesso veramente”. ma purtroppo un giorno fece una cosa che non doveva fare, e cioe’ sparo’ ai piccioni in piazza duomo, e cosi’ divento’ un ricercato. grazie alla sua somiglianza, si confondeva fra la gente e faceva finta di essere se stesso. imparo’ a imitare la sua voce, ad assumere il suo portamento, a camminare come faceva lui e dopo qualche tempo si immedisimo’ cosi’ tanto che dimentico’ di essere stato un tempo chi era stato. e questo lo salvo’ dalla galera. in quanto e’ vietato sparare ai piccioni in piazza duomo.

Etichette:

20 Comments:

Blogger STEFY said...

PRIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

04 settembre, 2008 06:57  
Blogger Kaishe said...

Buongiorno carissimi... a tutti eccetto che ai piccioni!!!

04 settembre, 2008 06:58  
Blogger STEFY said...

Ihihihihih......

Invece in Piazza Gramsci ?? Forse se sparava lì....
non gli diceva niente nessuno !!

04 settembre, 2008 06:58  
Blogger astrosio said...

grandissima steff, ottimo oro!

kaishe, grandissimo argento e buongiorno! e sui piccioni mi associo.

steff 2, in piazza gramsci i piccioni sono spettinati.

04 settembre, 2008 07:46  
Blogger NYY said...

TERZOOOOOOOO!
Che storiaccia, ma perche' sparava ai piccioni?

04 settembre, 2008 07:57  
Blogger astrosio said...

nyy, complimenti per il bronzo. eppoi: perche' sparava ai piccioni? semplice: sparava ai piccioni perche' in piazza duomo ce ne sono tanti.

04 settembre, 2008 08:09  
Blogger Kaishe said...

NYY... sparava ai piccioni perchè hanno il vezzo di scagazzare troppo...
Astrosio, confermi?

04 settembre, 2008 08:24  
Blogger astrosio said...

kaishe, confermo e mi associo. ma ribadisco che e' proibito. ecco.

04 settembre, 2008 08:47  
Blogger Lindylinda said...

.. per me soarava ai piccioni perchè i piccioni credevano di essere i suoi sosia, ecco..

04 settembre, 2008 09:00  
Blogger astrosio said...

balua, ipotesi interessante. gli studiosi e i biografi la prenderanno sicuramente in considerazione. ecco.

04 settembre, 2008 09:40  
Anonymous Anonimo said...

A Milano ci sono stato con Bonetti era un po' triste e molto grande!
ma l'uomo che sparava ai picciotti non l'ho visto. Forse si era confuso tra la folla. Sono un po' confuso!

04 settembre, 2008 10:11  
Blogger astrosio said...

o forse eri tu, in veste di sosia di te stesso. ecco.

04 settembre, 2008 10:16  
Blogger Vietato Cliccare said...

ma che bravo piccioncino!

04 settembre, 2008 10:44  
Anonymous Anonimo said...

che splendido esempio di camaleontismo.
ma la cosa che più mi fa riflettere è l'audacia con la quale egli si sia mosso per affrontare la situazione mista all'arguzia con la quale ha sapientemente risolto il problema.

la giente moderna dovrebbe trarre esempio di come un uomo, da un apparente suo difetto ed un iniziale quanto grossolano errore di valutazione, riesce a superare se stesso e a divenire eroe del suo piccolo mondo.

dovresti scrivere a Severgnini, e portare questa tua narrazione ad esempio della tenacia e della capacità delle italiche gienti nell'affrontare i propri mostri quotidiani.

PS
Fottuti piccioni

04 settembre, 2008 11:32  
Anonymous Anonimo said...

Mi viene in mente quella volta in cui Carotti, che era quel vecchio bastardo che abitava sopra il mio amico Totaro e che era incaricato di sorvegliare il prato affinchè nessun bambino di altri palazzi potesse giocarvi, cosparse un piccione di colla antipiccione e lo lanciò dalla finestra.
Noi bambini ci commuovemmo, adottammo il piccione e lo portammo casa del Totaro nella speranza di poterlo salvare. Quando tornò la mamma prese il piccione e lo fiondò nella pattumiera.
Che storia intra di quei c'ebbe i compagni dell'età più bella che vi ho raccontato... Nevvero?

04 settembre, 2008 12:08  
Anonymous Anonimo said...

PG, a me mi hai fatto venire in mente di quella volta che attaccai una coscia di pollo alla lenza della mia canna da pesca e, dal 5° piano del palazzo, mi misi a pescare gatti nel cortile interno.....

....

04 settembre, 2008 14:12  
Blogger astrosio said...

bulbo, un piccioncino bravo e' un piccioncino morto. ecco.

rocco, intenditore.

pg, intenditore 2.

rocco, intenditore 3.

04 settembre, 2008 15:31  
Anonymous Anonimo said...

quando un piccione con la pistola incontra un uomo col fucile l'uomo col piccione è... un piccione morto...

accidenti, un tempo mi sembrava facesse un effetto diverso!

04 settembre, 2008 16:45  
Blogger astrosio said...

caro magnifico, il tuo dire risuona oltremodo oltrepo'. il che' e' tutto dire. e non significa un cazzo.

04 settembre, 2008 18:15  
Anonymous Anonimo said...

sebbene distante da certe posizioni, chiare mi furono sin dal principio tali affermazioni.

centralino?
si?
mi passi il tenente Sheridan, è urgente.
certamente signiore!
...
pronto?
Parlo con il Tenente Sheridan?
si, sono io chi parla?
click!

04 settembre, 2008 18:25  

Posta un commento

<< Home