lunedì, agosto 31, 2009

il poeta muratore

c'era un poeta che di lavoro faceva il muratore perche' come poeta non era capace. ma si sentiva a tal punto poeta che scriveva i suoi versi in ascensore. proprio sui muri e sulle porte dell'ascensore del suo condominio. che era molto piccolo. e nel giro di tre mesi non c'era piu' spazio dove scrivere i suoi versi. e allora comincio' a scriverli sulle spalle della gente che incontrava per strada. quando vedeva un paio di spalle che lo ispirava, inseguiva il malcapitato e gli scriveva con l'uniposca, senza che se ne accorgesse, dei versi bruttissimi sulla schiena. finche' un giorno non venne scoperto dalla polizia poetica, che controllava la qualita' delle poesie scritte in ogni dove, e fu condannato ai lavori forzati, che consistevano nel fare il muratore. quindi, da muratore libero passo' a muratore forzato. ma rimase sempre un poeta scarso e squallido. per dare un esempio della sua poesia, cito qui un verso:
"amore, porcoiddio, dove sei? troia."
devo dire che a me un po' piaceva, questo poeta.

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6 Comments:

Blogger NYY said...

Buongiorno, il rientro e' traumatico!
Certo che fate il muratore forzato, lo sarebbe ancora di piu' ...

31 agosto, 2009 09:25  
Anonymous StefsTM said...

Guarda al mio paese c'è un pizzaiolo poeta.

Giuro!

31 agosto, 2009 12:32  
Blogger Yossarian said...

Ispirata dal post, l'ispirazione poetica fluisce potentemente dentro di me, e mi vedo costretto a elargirti i seguenti versi che dedico all'opera omnia del poeta muratore:

Toccato dalla luce divina

Mi sono trombato la Pina

31 agosto, 2009 13:37  
Anonymous Nonsense (raffinatesse d'avant guarde) said...

io non mi intendo di poesia,
e nemmeno di poeti
ma neanche di quaglie e tordi

rimango puntualmente basito quando leggo questi fatti

purtuttavia sono a commentare per inerzia lassista di tipo ciclico, che poi è la diagnosi che mi ha fatto il cugino del mio nuovo salumiere che serve il parma in giacca e cravatta.

solo per questo motivo il suo capello brizzolato mi disgusta.

la verità è che devo cambiare salumiere, e che devo comprare un nuovo dopobarba.

ma no un dopobarba nuovo, inteso come diverso da quello mio solito

devo comprare un nuovo dopobarba perchè il mio è finito, ma comprerò sempre lo stesso, solo che in una confezione nuova e cioè piena della fresca fragranza che a me mi piacie.

in un guizzo di povertù (termine da me testè coniato al momento - non me ne si voglia nulla se qualcunaltro lo ha già coniato, tanto morirà entro cinque minuti, o al limite gli cadrà l'uccello- va di moda)

dicevo
in un guizzo di povertù (virtù povera, intesa come semplicie, non necessariamente squattrinata)
..

ecco a furia di precisazioni del cazzo mi sono dimenticato checcazzo volevo dire prima

vaffanculo ai blog, non ci scrivi mai a tema e non ci leggi a problema e non spieghi a questionario

pazienza, è vero, ce ne vuole tanta.

Rocco Loturzo

31 agosto, 2009 18:36  
Blogger astrosio said...

volevo dire a:
nyy che il muratore forzato e' un simbolo di tutti i popoli del mondo soggetti all'ipocrisia dei potenti eccetera eccetera;
a stefstm che il pizzaoiolo poeta spacca;
a yossarian che la sua poesia spacca piu' del pizzaiolo poeta e se il post lo ha ispirato, ebbene, me ne compiaccio e mi alito sulle unghie;
a rocco che lui ha ragione, ma perdere il filo del ragionamento spacca piu' del pizzaiolo, meno della poesia di yossarian, insomma si trova a meta' classifica, ma se compra un trequartista magari vince il campionato.

ecco.

31 agosto, 2009 19:08  
Anonymous la scoordinatrice di materia said...

beh, manco a me mi dispiace, questo poeta. anzi mi sa che lo inserisco nel programma al posto di queste sbrodolate interminabili del cazzo.

01 settembre, 2009 14:57  

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