venerdì, giugno 18, 2010

il formaggio nella palude


a nord dell'ovest c'e' l'est. se la cosa la si guarda da un certo punto di vista, ossia guardando la bussola in verticale o ruotando una rosa dei venti stampata su carta in modo tale che tutto vada nel senso suddetto. questo ci porta a una riflessione piu' grande sul mondo, sui tempi, sugl'uomini empi. e ovviamente, mischiando un po' di questo e un po' di quello, facendo tesssssssoro dell'esperienza, e guardando oltre l'apparenza delle cose, si arriva a un punto di non ritorno in cui si annega nei luoghi comuni che sono dei pantani a ovest del sud che stanno cercando di bonificare grazie all'aiuto di un meraviglioso ritrovato della scienza e della tecnica che si chiama formaggio e che e' un formaggio. l'ingegnere che ha escogitato questo sistema, ha raccontato di aver partorito questa idea meravigliosa una notte che era ubriaco e ha buttato un pezzo di formaggio nella palude. non e' successo niente. ma trovo' la cosa meravigliosa in quanto, appunto, ubriaco. e' inutile dire che a nulla e' servito, tranne che al personale piacere del suddetto ingegnere alcolista, riversare ingenti quantita' di formaggio nelle paludi di cui sopra. ed e' anche inutile dire che chiunque trovi in tutto questo un significato metaforico, metalinguistico, ma anche semplicemente meta' significato, prima gli do un premio, poi lo decapito.

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5 Comments:

Anonymous Rocco loturzo non voleva, ma poi said...

io sono stato sempre affascinato dai monti ad est dell'ovest, quella catena montuosa che si estende ad occidente dell'appennino Tosco-Cubano e che poi sfocia nelle pianure dell'ArkansSSOu.

no perchè secondo me anche la geografia è importante, e bisognia saperla, così come, c'è da dire, bisognia saperla anche dire..

unico neo in questa giornata uggiosa, non so come collocare storioeconomicamente parlando la barbabietola da zucchero.

che notoriamente (con marca da bollo ed atto registrato in cancelleri) si sposa col formaggio che è una meraviglia.

apprezzerei vivamente un consiglio su che vino associare

18 giugno, 2010 10:53  
Blogger astrosio said...

vino? una peroni, no?

18 giugno, 2010 12:59  
Anonymous Rocco Loturzo said...

mmmMMMOOOCCHHHHH!!!!!!

18 giugno, 2010 13:07  
Blogger Unknown said...

io credo che tutto quel formaggio abbia richiamato dei topi, che quelli, poveracci, figurati che dovevano mangiare in un quella palude paludosa,così i topi, che intanto ballavano , perchè il gatto non c'era,lui infatti aveva ben capito che nella palude non si buscava un cacchio e manco i topi erano buoni, perchè quelli, poveracci, figurati che dovevano mangiare nella palude paludosa, beh...i topi ballando hanno mangiato il formaggio,lo hanno digerito,hanno cagato(ma cagato si può dire?) , quindi hanno concimato la palude,dove sono nati tanti alberi che hanno prodotto tanti frutti a forma di formaggio, che sapeva un po' di cacca di topo,ma erano tanto buoni che pure il gatto è tornato e se li è pappati...poi però ha pappato pure i topi,che però si sono estinti e la palude paludosa è tornata come prima, il gatto è partito, e l'ubriaco che è tornato a passare da lì non si è accorto di un emerito cavolo...ma tanto lui è ubriaco,che se ne frega!

19 giugno, 2010 09:48  
Blogger astrosio said...

francibula, il tuo ragionamento non fa una piega che sia una. e neanche due che fanno due. ecco.

20 giugno, 2010 06:55  

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