giovedì, agosto 31, 2006

questo triste mondo malato


parlando con rocco ci siamo detti preoccupati a intermittenza e con diverse gradazioni di mussulmani e ikei. i mussulmani ci preoccupani perché fanno gli attentati, gli ikei ci preoccupano per le loro idee formali e ordinate.
poi mi è venuto di quando ci preoccupava brieznev e l'urss.
e sting cantava: in iurop end america ders a grauing filing ov istiria... ecc., e poi, ai op de rascians looooooooov deir cildren tuuuuuuuuu...
quante preoccupazioni...

spesse volte


spesse volte non si può dire. se non si intende delle volte spesse, ovvero se non si intende in termini architettonici. altrimenti è sbagliato.
uno può anche avere in testa il concetto di alcune volte cotruite in muratura spessa.
altrimenti, se intende invece "molte volte", deve dire "molte volte" e non "spesse volte", che significa solo qualcosa in termini architettonici.
questo per chiarire.

lunedì, agosto 28, 2006

ritorno a milano








se partire è un po' morire, ritornare è anche peggio.
nonostante del ritorno sia stato bello il viaggio.
grazie alla mia preziosissima compagna di viaggio, proprietaria dei piedi in una delle immagini a corredo, nonché autrice di tutte le foto qui riportate.
mannaggia, però... se partire è un po' morire...

mercoledì, agosto 23, 2006

la brace la carne e la birra




martedì, agosto 22, 2006

moti ondosi



quanto mi piace a me di fare le parole crociate.
perché scopri che ci sono parole che ti piacciono e parole che non ti piacciono.
a chi non piace rispondere per esempio che il colore del danubio è blu?
mentre invece se devi scrivere “elettori”, ti fa schifo.
perché ci sono poche cose al mondo più brutte che votare. in quanto tutto si è trasformato in un orrendo mercimonio di gente sudata e interessata che vomita sulla sua dignità e su quella degli altri.
Ci piscia, ci caca, ci rutta e ci scoreggia sopra.
all’inizio no, votare era una cosa bella, una conquista. ma mo si è trasformata in una cosa di merda.
ma è l’umanità che va così: sale, arriva all’apice, poi comincia scendere, tocca il fondo e poi risale.
come le onde del mare.
e se noi possiamo fare questa similitudine osservando i moti ondosi, forse c’è qualcuno di cui non sospettiamo l’esistenza che osserva l’umanità e si diverte a vederla muoversi come le onde del mare.
che salgono, scendono, si infrangono, e poi risalgono, scendono e così via.

p.s. la foto a corredo è di roccoloturzo, scattata dalla macchina in corsa di astrosio.

venerdì, agosto 18, 2006

intervallo - il ferragosto di astrosio: fuoco frattale

lunedì, agosto 14, 2006

atti astrusi

diamo per scritta un'introduzione di quelle schifose che servono a introdurre, appunto, il tutto.
passando direttamente ai fatti, uno che conoscevo andava a pesca di lucci con il fucile. proprio il fucile da caccia. spiegava che aveva paura quando tirava fuori il luccio e quindi lo sparava. cioè, insomma, la scena era questa: il luccio abboccava, lui lo tirava fuori con la lenza, il luccio, fuori dall'acqua si dimenava (come ci si aspetta da ogni pesce) e lui BANG! gli sparava.
questo per dire.
ieri invece ho conosciuto un salumiere che tagliava il grasso del prosciutto crudo con la forbice. cioé, invece di togliere il grasso dal prosciutto prima di affettarlo, lo toglieva dopo con la forbice, ritagliandolo. e dopo lo pesava.
questo per dire.
a questo punto ci vorrebbe la conclusione, la morale.
ma diamola per scritta.

buon ferragosto.

venerdì, agosto 11, 2006

film astrusi - cipolla colt


grazie al giovanni delle paludi (è inutile cliccare sopra: non è un link) ho rintracciato la locandina di uno dei film più astrusi della storia del mondo che è questo. me lo vidi da bambino in un cinema. cipolla colt divenne il mio eroe per un paio d'anni. usava le cipolle come pistole e puzzava.
e il tutto senza dover dire a ogni momento: "è una parodia, eh? state attenti che è una parodia!".
si spupazzava le donne nonostante l'odore. tipo che diceva a una donna "l'odore è tutto mio!" e la donna: "odoratissima".
solo bob rodriguez oggi come oggi è capace di fare altrettanto.
continuando a ruota libera, mi fermo qui perché mi sono rotto i coglioni.

giovedì, agosto 10, 2006

due domande e due risposte



via e-mail, da una persona molto gentile simpatica e carina mi sono state poste due domande:
1) come ti chiami
2) cosa ti piace dell'avere un blog
pubblico le risposte per pura vanità.

mi chiamo umberto licido. i licido sono una famiglia che viene dal mongirone. solo che non esistono, né il mongirone né la famiglia licido, quindi non mi chiamo licido di cognome. forse mi chiamo umberto di nome, ma posso assicurare chiunque che così non è.
mi chiamo infatti michele umberti. ma anche questo non è vero.
potrei anche chiamarmi in altro modo. oppure potrei chiamarmi "altro" di nome, e "modo" di cognome.
ma sarebbe fuori posto.
del tutto fuori posto, e gente di buona famiglia potrebbe prendere la cosa un po' male.
dell'avere un blog mi piace molto il fatto che ti permette di allevare maiali. di coltivare carote e di dare da mangiare ai pesci rossi. infatti le tre attività da me succitate non sono assolutamente incompatibili con l'avere un blog.
né c'è alcuna legge o regola morale, etica o religiosa che me lo impedisca. se non lo faccio, è solo perché non mi va di farlo. e diciamo che le tre attività succitate non rientrano nei miei interessi.

p.s. l'immagine a corredo del presente post non c'entra un cazzo ma però non fa niente.

mercoledì, agosto 09, 2006

intervallo - tempaccio

plin, plon plin plon, plon plin plon, plon plin plon...

intervallo - stiamo lavorando per voi? ovvero: rocco lavora al sito atruso


plin, plon plin plon, plon plin plon, plon plin plon...

martedì, agosto 08, 2006

intervallo - cucina della mamma di astrosio: peperoni e melanzane



plin, plon plin plon, plon plin plon, plon plin plon...

sabato, agosto 05, 2006

epitaffio


Fiore di Cath, Ylin-Ylan, Fiore di Giada Blu, Shaz Zarin, Zozi, L’lae è morta.
Intrappolata nella vergogna, umiliata dall’uomo che aveva fatto la corte alla ragazza dell’Isola delle Nubi e dal cavaliere suo compagno che ha fatto una figura meschina duellando con lui, ha trovato rifugio nell’awaile.
Completamente nuda, è comparsa sul ponte con una spada in una mano e una pistola a frecce nell’altra e ha colpito indifferentemente chi le stava intorno.
Così come fanno gli Yao.
Si è arrampicata quindi sul più alto pennone dell’albero maestro tuffandosi nei flutti infuriati dell’oceano Draschade in tempesta.
Piangiamo Fiore di Cath, Ylin-Ylan, Fiore di Giada Blu, Shaz Zarin, Zozi, L’lae.
Mai questo mondo conoscerà bellezza più profonda.

venerdì, agosto 04, 2006

intervallo - fambrus

plin, plon plin plon, plon plin plon, plon plin plon...

intervallo - canicola


plin, plon plin plon... plon plin plon, plon plin plon...

giovedì, agosto 03, 2006

il mio amico fambrus

"ti immagini se la birra si chiamava caffè? era impossibile..."

fambrus

martedì, agosto 01, 2006

intervallo - il mare di astrosio


plin, plon plin plon, plon plin plon...

intervallo - postoalmare di astrosio: il porto


plin, plon, plin, plon...