venerdì, ottobre 29, 2010

punti di vista


un tipo veramente strano un giorno mi chiese l'ora e gli risposi che se ne poteva andare affanculo, mortacci suoi. si offese tantissimo, mi diede dello scostumato e mi volto' le spalle. io proprio non capivo come mai se la fosse presa tanto. lo seguii per chiedergli spiegazioni ma quello prese a correre, come un pazzo. allora, non volendomi dare per vinto, cominciai a inseguirlo. l'inseguimento si snodo' fra i carruggi di genova, dove ci trovavamo. grazie al fatto che l'inseguito era un vecchio, recuperai facilmente lo svantaggio iniziale che aveva accumulato grazie all'effetto sorpresa del suo mettersi a correre. lo acciuffai per il bavero del pastrano e gli chiesi spiegazioni. lui, probabilmente non pienamente in possesso delle sue facolta', prese a tremare e a farfugliare qualcosa a proposito di polizia e carabinieri. allora pensai che avrei dovuto avere pieta' di un uomo cosi' anziano e poco lucido. e lo lasciai perdere. roba da pazzi. che gente s'incontra...

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lunedì, ottobre 25, 2010

maria

maria vacca
maria ginnasta
maria padella
maria mela
maria porca
maria mannaia
maria machete
maria scodella
maria penna
maria matita
maria stoviglia
maria torta
maria stronza
maria lombrica
maria lenza
maria montagna
maria depressa
maria concava
maria cozza
eccetera.
come l'elenco qui sopra dimostra chiaramente, e come gia' sostenuto in un precedente post, il nome maria va bene con tutto.

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sabato, ottobre 16, 2010

il negozio di gadget(s) per blogger(s)


un mio amico che fa il blogger, si e' aperto un negozio di gadget(s) per blogger(s). il fatto e' che non esistono gadget per blogger. ed egli, il mio amico, comunque non ha molta fantasia. e allora in questo negozio non c'e' niente. e quando glielo si fa notare, al mio amico, egli si mette a piangere e cade in depressione. e per farlo riprendere c'e' bisogno di quattro gintonic(s). e siccome non c'ha una lira, che ha investito tutto nel negozio di gadget per blogger, allora glieli devi offrire tu che gli hai fatto notare che il negozio e' vuoto. insomma, meglio entrare nel negozio e dire "bello", "interessante", "ma che idea magnifica" eccetera. nonostante che dentro il negozio, come ho gia' piu' volte detto nel corso di questo post, non ci sia un beneamato cazzo. a proposito, ho scoperto l'etimologia della parola cazzo. bugia, era solo per creare delle aspettative e poi tradirle. a dispetto. ma prometto che se mai un giorno dovessi scoprire l'etimologia della parola cazzo allora prontamente lo scrivero' in questa sede. qua.

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mercoledì, ottobre 06, 2010

transcdevi'


ho letto un libro, tempo fa, sulla cucina comasca. era un libro che parlava molto di cucina e poco di comasca. e pensare che avevo acquistato quel libro solo perche' mi incuriosiva la comasca. certo, con un po' di attenzione, avrei potuto arrivarci da solo che quel libro parlava di cucina. ma ero distratto. infatti, mentre lo acquistavo, un bisonte sfondo' la vetrina della libreria e, meravigliando non poco gli astanti, con linguaggio forbito e accento impeccabile, disserto' per circa due ore sul problema dell'esondazione di un fiume che non mi ricordo. siccome un bisonte che parla non e' una cosa che accade tutti i giorni, stetti a sentirlo un po'. purtroppo, giunta una certa ora, dovetti smettere di ascoltarlo e andare a giocare a poccabinello in quanto ero stato sfidato da un'attrice di teatro che avevo definito imberbe sul tovagliolino di un bar. lei aveva rinvenuto il tovagliolino di cui sopra e si era molto arrabbiata in quanto invece la barba ce l'aveva. dopo circa venti ore di gioco, abbiamo deciso di comune accordo, non prima di aver picchiato a sangue la madrina, di sospendere il duello e di riprenderlo fra duecentocinquant'anni. in modo tale da non avere seccature. e nell'occasione faccio gli auguri a pg. ecco.

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lunedì, ottobre 04, 2010

i dolori del giovane alto


questa e' la storia molto triste di aldo, un bambino che impazziva per i nani. proprio per lui i nani del circo erano i piu' fighi in circolazione. e sognava di diventare da grande un nano da circo. ma purtroppo comincio' a crescere e gia' a quattordici anni era alto un metro e sessantacinque. poi a diciannove era alto un metro e ottantadue. comunque non voleva abbandonare il suo sogno e cerco' di farsi assumere come nano da circo presentandosi al colloquio in ginocchio. ma quelli se ne accorsero e niente da fare. allora provo' a convincere il selezionatore, durante un altro colloquio, che non era poi cosi' alto e che c'era gente molto piu' alta di lui. tipo alta due metri. e che insomma tutto era relativo e che se per esempio si organizzava una serata speciale solo per gente altissima lui poteva sembrare nano. ma anche cosi', niente da fare. non lo presero. lo scartarono e assunsero un nano figlio di un politico. alla fine aldo, il protagonista di questa storia, frustrato nelle sue ambizioni piu' intime, scrisse un diario dei suoi patimenti che chiamo' "i dolori del giovane alto". che, per la cronaca, si chiamava aldo. anzi, adesso correggo il post chiamandolo aldo. cosi', quando tu, o lettore, sarai arrivato alla fine e starai leggendo proprio quello che stai leggendo ora, saprai che prima non gli avevo dato un nome e ora invece si'. insomma aldo scrisse sto libro ma non ando' molto bene.

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venerdì, ottobre 01, 2010

the violinist


questo today aggia write nu post an half in italian e mezz in english. this post parl about something of misterios. infatt parl about nu violin che un giorn spari' in mezz at the forest. ma the violinist was very very very stupid. and he catch a ram from an alber thinking that the ram was the violin. and go back to home with the ram instead that go to home with the violin. so is not very esatt that the violin spari' in the forest. is most correct that the violinist was a little coglion. and this is the end of this post an half in italian and mezz in english.

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