Le streghe sono vecchiacce brutte che volano su scope malandate, e sono vestite di stracci malandati, e fanno paura ai bambini. Berlusconi è un vecchio brutto che vola sul jet privato, veste, bene o male a secondo dei gusti, ma certo non di stracci. E in alcuni casi fa paura ai bambini. Perché questo paragone? Benché agli scriventi – sia chiaro – non interessa una sega di quanto si sta per scrivere, hanno trovato divertente notare alcune analogie fra il Malleus maleficarum, libro del 1486 (quasi milleccinque!), e i libri di Travaglio contro Abberlusconi. Ma perché, direte voi, se ci siete, scrivere una cosa su un argomento di cui non vi importa una sega? Perché è divertente. E fa scompisciare vedere come gente sbrodola dietro a uno che non fa altro che scrivere un Malleus maleficarum. E fa scompisciare vedere come proprio quella gente, e proprio in virtù della lettura dei libri di Travaglio, si senta intelligente e profonda. Quando invece proprio quella gente, e proprio in virtù della lettura dei libri di Travaglio, è semplice o sbadata. Distratta, diciamo. Ma dove viene l’idea? Be’, l’idea mi è venuta (sono Astrosio), quando l’altro giorno in TV ho sentito due giornalisti, uno di destra e uno di sinistra, che si offendevano dandosi del “Travaglio”. E ovviamente sono scoppiato a ridere. Perché in realtà, così come ai tempi del malleus maleficarum, se si alzava un po’ la testa dalla folla urlante si coglieva la totale, profonda, pervicace falsità del libro suddetto, così oggi c’è chi dà per totalmente scontata la nefandezza del metodo Travaglio. Che è uno metodo noto a chi scrive da più di cinque secoli.
Negrodeath:”Sig. Astrosio, buonasera. La contattavo perché ho sentito parlare di tal Malleus (o Mallevs) Maleficarum, ed ero incuriosito: di cosa si tratta? Chiedo a lei, preclaro esperto di esoterismo, magia, rabdomanzia e pizzeria.”
Astrosio: “Gentilissimo Negrodeath, sono contento che mi abbia chiesto quanto mi ha chiesto a cui tosto rispondo: trattasi di un trattato del 1486 sulle streghe che ebbe largo seguito fra il popolino e fu causa di molti roghi di donne accusate di essere streghe. Il bello è che era un libro che dicendo di svelare, non svelava un beneamato cazzo in quanto tutte le cose ivi riportate erano nient’altro che superstizioni già note, ma forse proprio per questo ebbe tanto successo. Raccoglieva superstizioni note a tutti e a tutti permetteva di sentirsi intelligente e dire: ‘Ah! Lo sapevo!’ . Ecco.”
N: “Ah – dunque proprio il meccanismo dell’autocertificazione della propria supposta intelligenza ne decretava il successo! Un fenomeno tutt’altro che moderno, allora. Lei è convinto che, qualora oggi
esistesse una moderna versione del Malleus Maleficarum avrebbe altrettanto successo? Ma prima di tutto, chi era l’autore del Malleus?”
A: “L’autore del Malleus sono due, ovvero due domenicani, Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer. Ovviamente si spacciavano per grandi esperti della questione, e grandi studiosi. Probabilmente fecero solo silloge di superstizioni e luoghi comuni. Dai piu’ innocui ai piu’ turpi. Invitando comunque implicitamente alla delazione chiunque riscontrasse segni rivelatori, chiunque insomma si sentisse dalla parte giusta della strada, quella dei buoni, dei timorati di dio. Per citarLa, degli Opliti del Bene! Venendo ai giorni nostri, credo che sia un
meccanismo che non abbia limiti temporali: una volta che si offre quella che Lei chiama l’autocertificazione dell’intelligenza (si potrebbe anche allegare, a uno di questi libri, un apposito diploma di intelligente…), con la raccolta di pregiudizi sistemici, si puo’ veramente dimostrare tutto e il contrario di tutto. Perfino, faccio per dire, convincere la gente che prendere le persone da casa e infilarle in un forno, risolva i loro problemi economici e la loro sofferenza esistenziale.”
N: “Interessante, mio argvto amyco. Tuttavia mi risulta un po’ difficile pensare che oggi lo stesso meccanismo possa funzionare allo stesso modo. Si trattava comunque dei tempi dell’Inquisizione, dove la gente era ignorante e non capiva un cazzo di nulla (mi perdoni i termini un po’ fortini). Oggi maghi e streghe/maghe gabbano i fessi spillandogli danaro, ma si tratta di un banale raggiro, e non v’è alcun bisogno di Malleus Maleficarum e inquisizioni per portare detti maghi di fronte alla legge, qualora si dimostri la truffa…”
A: “…e invece… ti invito a fare mente locale. C’era un video che girava da tempo dove il giudice Borsellino parlava di spaccio di droga ad Arcore. Quel video, si scoprì, fu pesantemente taroccato in fase di montaggio per costringere il tutto nei margini di una teoria che vedeva Abberlusconi (Ti ricito, e sono passato al Tu per pura arroganza) ricevere droga a domicilio grazie al suo stalliere. Basta andare su youtube e si trova tutto. Ma non è importante questo. È’ importante che il video, tagliato e arrangiato, è rimasto uno dei cavalli di battaglia di un certo tipo di complottismo. La superstizione è più forte della verità. Diventa essa stessa verità. Insomma, c’è ancora bisogno del Malleus Maleficarum. C’è sempre chi ne ha bisogno. Perché sono ottimi sistemi per fugare il proprio malessere esistenziale. Della serie: faccio una vita di merda, forse se non avessi quella vicina merdosa tutta la mia vita cambierebbe, ma ecco, è una strega! Un sistema di transfert vecchio di secoli. Se si pensa che Tertulliano, sull’altro versante, nell’Apologeticum, condanna i metodi di inquisizione dei pagani nei confronti dei cristiani, che comprendevano accuse assurde come infanticidio, cannibalismo, pratiche incestuose eccetera. Insomma, il sistema consiste nell’usare la superstizione, anche se non credo che il Malleus Maleficarum volesse portare truffatori davanti alla legge. Per esempio, fra le vittime maggiori del Malleus ci furono le levatrici, in quanto donne e capaci di far qualcosa. Credo che ci siano dietro ragioni sociologiche e\o antropologiche e\o politiche più profonde. Ma non me ne frega un cazzo. Quindi, se vuoi accontentati della mia spiegazione, altrimenti andiamoci a fare una birra, ma di certo non mi metto mo a indagare quelle ragioni là.”
N: “Per ricapitolare, e per mettere alla prova la conoscenza delle nozioni apprese oggidì: tra tutti i crimini, gravissimo è l’abigeato. Se un giorno sparisse all’improvviso una mandria, e se tal mandria fosse stata avvistata per l’ultima volta su un terreno il cui proprietario fosse stato socio in affari con Abb.lusconi dieci anni prima, allora Travaglio potrebbe scrivere un articolo in cui Ab.sconi sarebbe addirittura colpevole di abigeato? E la gente se lo berrebbe senza batter ciglio?”
A: “E’ un sistema vecchio come il mondo, da Tertulliano, al Malleus, a Travaglio. Come dice Nassim Nicholas Taleb nel libro ‘Il cigno nero’:
‘…una successione di aneddoti selezionati per adattarsi a una storia non costituiscono una prova. Chiunque cerchi conferme ne trova a sufficienza per ingannare se stesso, e senza dubbio anche i suoi pari’. Ecco.”