lunedì, febbraio 28, 2011

storia della torta


secondo un'antica leggenda asburgica, l'elemento essenziale della quarta dimensione e' la panna montata coperta da ciliegine che spesso rovinano il gusto della panna montata, mortacci delle ciliegine. a chi piacciono, infatti, le ciliegine candite? negli anni settanta, per esempio, rompevano il cazzo dappertutto: sui gelati, sui dolci, sulle torte eccetera. a dirla tutta, negli anni 70 le torte erano immangiabili. erano zuppe di liquori di dubbia provenienza, piene di zucchero coperto di zucchero ripieno di zucchero eccetera. poi negli anni ottanta sono sparite un po' le ciliegine, ma lo stesso le torte facevano cagare. solo negli anni novanta le torte sono riuscite un po' a migliorare. e arriviamo ai giorni nostri, in cui qualche torta decente si trova quando si va a una festa o a un matrimonio eccetera. pero' che cazzo, se penso alle torte degli anni 70 ancora mi incazzo. che cazzo ci mettevate a fare tutte quelle merde di ciliegine?!?! ma che cazzo...

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mercoledì, febbraio 23, 2011

post volgare e scorbutico


quello che voi non capite, e con voi mi riferisco a gente indistinta che non sia io e che voglia sentirsi protagonista di questo post, e' che la primavera arriva a marzo, e non a febbraio! insomma, non voglio certo far sentire in colpa tutti coloro che fino a questo momento hanno pensato diversamente. tuttavia e' certa l'esigenza di ribadire con forza il concetto di cui sopra. ora per esempio gia' non me lo ricordo piu'. ma non fa niente. sono sicuro che era qualcosa di pregnante e profondo.
tipo:
la politica;
la religione;
i diritti umani;
i valori;
l'indignazione;
la situazione femminile;
la fame nel mondo;
gli altri problemi che affliggono questa nostra societa'.
o forse niente di tutto questo.
forse era qualcosa di poco pregnante e profondo.
tipo:
il nuoto sincronizzato;
il disegno con il gesso sulla lavagna di un enorme cazzo che fece una volta un mio compagno di scuola;
le pentole vendute in televisione;
eccetera.
che poi bisogna vedere cosa uno pensi sia piu' pregnante e profondo.
magari uno pensa che il disegno di un cazzo enorme sulla lavagna sia piu' pregnante e profondo della fame nel mondo. non so. non voglio scontentare nessuno. se no poi mi caca il cazzo con le rivendicazioni. anzi, a colui il quale per qualche motivo fosse scontento di qualcosa che ho scritto in questo post, dico: "hey tu! hai ragione. a prescindere, proprio".
basta che non mi cachi la pizza.

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venerdì, febbraio 18, 2011

tempo da perdere


a quanto pare ci sono dei giorni in cui la gente va a lavoro ma poi torna a casa, come tutti gli altri giorni. per essere piu' precisi, questi giorni di cui si parla sono giorni in cui la gente si alza, va al lavoro, torna a casa, mangia e va a letto. secondo alcuni studiosi emeriti, proprio dei testoni cosi', questi giorni possono a buon titolo definirsi comuni. e gli studiosi di cui sopra ne sono tanto convinti che hanno deciso di scrivere un libro molto lungo in cui si spiegano le ragioni per cui questi giorni possono a buon titolo definirsi giorni comuni. una prima bozza del libro, a quanto pare (ma la voce non ha avuto conferme), sarebbe lunga 2983 pagine. e a quanto pare le ultime 83 pagine sono tutte di ringraziamenti. ringraziamenti a destra e a sinistra. ringrazio quello, poi quell'altro, poi ringrazio zio, e tu ringrazia zia, e ringrazia grazia che io ringrazio ezio. e insomma, alla fine non se ne poteva piu' di tutti sti ringraziamenti. e' arrivato brusuillis e ha sventagliato di mitraglia gli studiosi testoni. quindi niente piu' libro. ma in compenso tanto brusuillis. la morale della favola e': +brusuillis -testoni. ecco. mbe'? stai ancora a legge? non c'hai altro da fare che stare qua a giudicare la sconclusionatezza di questo post? ma vedi questo... se vuoi rimanere, rimani. nessuno ti dice niente. ma se devi stare qua a fare il testone, lascia perdere proprio. torna da dove sei venuto. al tuo giorno comune. che qui si ha tempo da perdere. ecco.

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mercoledì, febbraio 16, 2011

stupidopost


quello che molti quest'oggi non capiscono e' che per salvare il mondo bisogna coltivare una pianta insospettabile. questa pianta e' la pianta meglio nota come il cactus. piantando il cactus infatti si salvera' il mondo. e ora non mi va di spiegare il perche'. a dire la verita' non mi andava neanche di scrivere questo post. be', basta.

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martedì, febbraio 15, 2011

osservazione sociologgica


ho notato ultimamente che si parla moltissimo di quello che sappiamo tutti. in televisione, sui giornali, alla radio, in internet, non si fa altro che parlare di giochi all'aperto come: girotondo, nascondino, mosca cieca eccetera. ovvero i bei giochi di una volta quando ancora non c'era la plaistescio o la ui, queste cose qui che invece costringono tutti a stare dentro casa e non vedere piu' la luce del sole inoltre impediscono di sviluppare la fantasia e non come una volta quando i mulini erano bianchi che c'era ancora un sacco di gente che usciva in strada e si faceva le seghe guardano i cani che scopano.

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lunedì, febbraio 14, 2011

la morale e la merda


stanotte ho sognato di essere un elicottero che volava controvoglia in quanto voleva fare il mangiatore di chiodi in un circo. ero molto triste quando ho scoperto di essere un elicottero, e allora, visto che era un sogno, non aveva senso che rimanessi tale e mi sono trasformato in un pizzocchero valtellinese. e aveva ancora meno senso in quanto stavo per essere mangiato da me stesso. a quel punto ho deciso di trasformarmi in me stesso mentre mi mangiavo un pizzocchero e la cosa mi ha dato soddisfazione. era buono, quel pizzocchero. e per fortuna che ho fatto in tempo a ritrasformarmi in me stesso se no finivo per divorarmi e non so che fine facevo. tipo prima diventavo bolo poi merda. una cosa del genere. no, no, meglio mangiare che essere mangiati. e questo e' perche' alla fine tutto ha una morale. anche 'sto cazzo. cioe', se uno cerca una morale la puo' trovare dovunque. anche nella merda. per dire. ecco.

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sabato, febbraio 12, 2011

appello


vado da tempo promuovendo una campagna contro qualcosa o a favore di qualcos'altro, solo che non ricordo piu' un cazzo a proposito di cosa questa campagna era contro o a favore. quindi ogni volta che si riunisce il comitato sono cazzi. devo fare finta di sapere di cosa si sta parlando e cercare di capire quando devo indignarmi o dimostrarmi entusiasta. insomma, l'appello a chiunque si imbatta in queste pagine virtuali, e': se per caso vi ricordato qual era questa campagna che mi ero impegnato a promuovere, per cortesia, facciatemelo sapere via mail o nei commenti. grazie. ecco.

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giovedì, febbraio 10, 2011

ceto la parola all'amico de lauro cosimo


quest'oggi questo blog si occupera' di argomenti serie, per uomini serie. e noi dobbiamo fare le cose serie. e non si occupera' di argomenti per persone pulcinelle, che sono sicuro che queste cose non le sanno. noi di questo blog sappiamo perfino che nell'antica roma, cioe', l'antico calendario romano, di romolo, era formato da dieci mesi (io lo sto dicendo perche' lui diceva che uno piu' uno fa due), allora, l'antico calendario romano, di romolo, era formato da dieci mesi, e mancavano esattamente due, ed era gennaio e febbraio, questi due mesi, per qualcuno che rite, che sono sicuro che non le sa, quali erano? erano gennaio e febbraio e furono aggiunte da un re chiamato di nome Numa Pompilio, ripeto, furono aggiunte da un re Numa Pompilio. ceto la parola all'amico de lauro cosimo.

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mercoledì, febbraio 09, 2011

umberto e la strada di casa


quel giorno umberto non trovo' la strada di casa. anche perche' una casa non ce l'aveva. e quindi era un giorno come un altro. tuttavia non disperava e cercava ogni giorno la strada di casa. perche'? perche', se non aveva una casa, umberto cercava la strada di casa? e chi lo sa... molti si chiesero il perche', il giorno prima che lui morisse travolto da una casa che aveva attraversato un incrocio con il rosso. quindi si puo' dire che non trovo' una casa ma alla fine una casa trovo' lui. e questa storia non ha senso, pero' in un certo senso ha un lieto fine. certo, non ci fosse stato quel senso unico, umberto sarebbe ancora vivo, ma questa veramente e' una cazzata senza fondo. cioe', paragonando una cazzata a un pozzo, quella di prima sarebbe un pozzo senza fondo. ecco.

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sabato, febbraio 05, 2011

pezzo smozzicato di un'autobiografia falsa


questo e' il nuovo post di questo blog che non ha bisogno di presentazioni. ho provato un giorno a vendergli delle presentazioni, ma niente, non ne voleva sapere e mi ha detto che non ne aveva bisogno. allora ho caricato le mie presentazioni in valigia e sono andato in giro per il mondo a vendere presentazioni porta a porta. ma l'articolo non interessava a nessuno anche perche' inconsistente e a detta di alcuni inesistente. quindi ho cambiato mestiere e mi sono dato all'edilizia. ho fatto il muratore immaginario per diversi anni, cioe' andavo casa per casa a fantasticare su ristrutturazioni e quant'altro. anche questo lavoro non ha riscosso un gran successo ed erano ben pochi quelli disposti a pagarmi per fare il muratore immaginario. pero' peccato. avevo talento. entravo in una casa qualsiasi e dicevo: qui si potrebbe costruire un altro piano, ma non in verticale, bensi' in orizzontale, come un braccio che spunta dal balcone, su cui coltivare piante e venderne i frutti e con il ricavato pagare me che vi ho costruito idealmente questo orto inesistente. e questo e' solo un esempio. potrei farne molti altri ma ho altro da fare, quest'oggi. tipo oggettivare il reale e comportarmi di conseguenza. pertanto credo che andro' a mangiare. si', si', lo so, l'immagine non c'entra un cazzo.

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