lunedì, aprile 26, 2010

sollucchero


sicuramente molti di voi avranno letto la notizia del menestrello arabo che ha otto mani, il corpo di zucca e un cerbiatto al posto della testa. anzi, rilancio: tutti voi avete letto questa notizia. e siccome l'avete appena letta, io ho vinto. questo mi riempie di gioia e soddisfazione. mi porta dritto dritto in sollucchero. e sul mio sollucchero volo sulle vostre teste mediocri, da principianti generici. vi guardo dall'alto e rido di voi, misere amebe. io, astrosio il grande, oggi ho riportato una vittoria storica. questa data sara' ricordata come il giorno della mutanda esterna! che non c'entra un cazzo! BUAHAHAH!!!
(nell'immagine, una roba che non c'entra un cazzo.)

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domenica, aprile 25, 2010

una triste storia


un certo qual signore di cui non faccio il nome, non ha nome. quando e' nato i suoi genitori se ne dimenticarono. da piccolo, lo chiamavano con dei vezzeggiativi, da adolescente lo chiamavano ragazzo e poi da grande lo chiamano signore. ora, purtroppo un gruppo di fanatici si e' convinto che sia dio. (perche' lo chiamano tutti signore.) e lo perseguita venerandolo, offrendogli sacrifici eccetera. finche' si tratta di vino e cibo, il signore accetta tutto cio', ma quando gli vogliono offrire altra roba tipo soprammobili o capri espiatori, allora la cosa comincia a farsi un po' fastidiosa. insomma, il signore ne ha piene le tasche di questi imbecilli che gli corrono dietro venerandolo. ha provato anche a cacciarli via a bestemmie, del tipo "porco dio", "mannaggia alla madonna", "puttana eva" eccetera. ma niente, quelli continuano a stargli dietro pensando che voglia metterli alla prova. e questa storia insegna che e' sempre meglio dare un nome a chicchessia. perche' altrimenti va a finire che si hanno dei problemi come quelli del signore protagonista di questa triste storia.

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giovedì, aprile 22, 2010

musicale


un quarto di bue equivale a un etto di coscia di cascotto. il cascotto e' un animale inesistente che vive dalle parti della belunga, la regione a est di sto cazzo. volendo approfondire l'argomento, ci troveremmo in un vicolo cieco accompagnato da un cane e un bastone. il bastone e' un signore distinto che accompagna i ciechi, mangia lecca lecca e quota in borsa i criceti. sempre secondo una leggenda dei monti appaltati, non esistono cechi in danimarca, solo imbecilli che si fingono tali per fare scherzi divertenti ai passanti. e per oggi e' tutto.

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martedì, aprile 20, 2010

occhio della testa


scommetto un occhio della testa che mi scommetto un occhio della testa. ho vinto. quindi chiunque legga questo post mi deve un occhio della testa. avanti. datemi quest'occhio della testa. potete tranquillamente, se in questo momento siete impossibilitati, passare da casa piu' tardi e metterlo nella cassetta della posta. basta che non fate tutti cosi'. altrimenti mi ritroverei la cassetta della posta piena di occhi della testa. e la cosa non mi sarebbe gradita.

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lunedì, aprile 19, 2010

le persone false


veramente non sopporto le persone ipocrite. le persone false. anche perche' ho sempre pensato di avere un certo istinto per le persone false, le so riconoscere dallo sguardo. no, giusto per dire una cosa che sento ripetere un numero infinito di volte da numerosissime teste di cazzo (ogni singola testa di cazzo, cioe', la ripete un numero infinito di volte, quindi ci sta). minchioni e minchione che sono convinti e convinte di contare qualcosa e di avere delle capacita' che li o le distinguono dal fango. (e non in senso metaforico. proprio il fango.) e poi che cazzo significa persona falsa? significa che e' una persona made in china? un'imitazione? in realta' e' un cyborg? o e' tipo un animale travestito da persona? cioe', se fosse cosi' allora io sarei felice. ma purtroppo e' solo un modo di dire del cazzo che da' l'occasione a numerosissime teste di cazzo di avere l'impressione di capire un cazzo di qualcosa. insomma, uno di quei "concetti cuscinetto", banalissimi e facili da capire ma che danno un'impressione di profondita' e consentono a menti semplici di adagiarvisi e sentirsi per un momento degli squisiti esegeti della contemporaneita'. ma non si confonda la veemenza dell'esposizione con una partecipazione dell'autore medesimo a tutto cio'. per citare l'idiotaignorante, anzi, rasputin...
BUAHAHAHA!!! menti semplici del cazzo...

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sabato, aprile 17, 2010

meteor fireball 14 April 2010

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venerdì, aprile 16, 2010

vecchi detti


un vecchio detto asserisce che e' meglio mangiare topi che uccidere pipistrelli. che vuol dire che piuttosto che sprecare il proprio tempo nell'antica e nobile arte dell'assassinio di pipistrelli, e' consigliabile ingerire sorci. non sono molto d'accordo. ammazzare pipistrelli infatti e' estremamente divertente e sviluppa una serie di capacita', fisiche e intellettive, come la mira, la velocita', la strategia e il coordinamento motorio. ingerire dei topi, invece, non credo sia un'attivita' consigliabile. molti nutrizionisti infatti sconsigliano vivamente la carne di topo per moltissime ragioni che non sto qui a riportare. vorrei concludere questa breve nota con un inciso: non c'e' assolutamente bisogno che le zebre vestano sempre allo stesso modo, e qualche stilista dovrebbe occuparsene.

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mercoledì, aprile 14, 2010

odore di santita'


un tale un giorno crebbe di botto ben otto centimetri. prima era alto un metro e settantacinque, dopo un metro e settantacinque + otto. allora ando' da un medico che provo' a capire cosa fosse successo. ma nessuno gli guardo' le scarpe. che erano alte otto centimetri. quando finalmente scoprirono l'arcano, tutti si tranquillizzarono e lui smise di fare il santone perche' nel frattempo, visto che era una cosa che la scienza non riusciva a spiegare, molti avevano pensato che fosse un miracolato e a conferma della cosa c'era questo strano odore che promanava da lui e si sentiva anche a un chilometro di distanza. poi un giorno, il tale in questione avverti' un dolore lancinante al mignolo del piede destro e si tolse una scarpa. e svenne. lo trovarono in camera sua svenuto e tutti pensarono a uno stato d'estasi. e nessuno osava avvicinarsi per il forte odore di santita' che emanava. poi vabbe' videro le scarpe e tutto fu chiarito.

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martedì, aprile 13, 2010

una storia vera, anzi no


ho visto un ufo. aveva l'aspetto di un gufo. era un gufo. non un ufo. ho visto un gufo. ed e' qui che casca l'asino. ma non si e' fatto niente. nulla di preoccupante. insomma, c'erano una volta un gufo, un ufo e un asino. l'ufo non era un ufo ma un gufo. e l'asino e' cascato ma ora sta bene. poi c'era anche umberto, un giovane intellettuale che voleva scrivere un saggio di otto volumi noiosissimo. ah si'! a un certo punto e' arrivata la polizia e ha messo tutti dentro con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. e nella stessa cella c'erano nell'ordine: un messicano complessato che cercava di nascondere le sue origini messicane parlando in uno strano dialetto orientale che lui pretendeva fosse di un nobile e orgoglioso gruppo etnico estinto di cui era l'ultimo sopravvissuto. e basta. c'era solo sto messicano. che in realta' era lo stesso umberto. quindi in cella non trovarono nessuno. l'asino, il gufo e umberto rimasero in cella per un paio di giorni finche' non vennero scagionati dalle accuse in quanto avevano si' sfruttato la prostituzione, ma senza alcuna prostituta. e mancando la prostituta, il castello accusatorio cadde in un attimo. in cella resto' il messicano complessato, che era umberto, e che nel frattempo era diventato insopportabile in quanto per dare credibilita' alle sue affermazioni si era inventato una canzone antica del suo popolo di origine, e la cantava a capella e a cappella. e si capiva benissimo che se l'era inventata in quel momento. era tipo un lamento che a confronto i ragli dell'asino sembravano un assolo di un musicista bravissimo che citerei se solo di musica ne capissi.

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lunedì, aprile 12, 2010

il monumento maledetto


un giorno uno usci' di galera e provo' farsi una nuova vita. ma purtroppo mori' prima. il sindaco della citta' allora penso' che comunque era un esempio per i cittadini, e decise di fargli un monumento. ma purtroppo mori' prima. i figli del sindaco allora decisero di proseguire l'opera del padre, ma morirono anch'essi prima che ci riuscissero. allora un amico dei figli del sindaco ci penso' un po' su, si gratto' le palle e mando' tutto a fare in culo. ma purtroppo mori' lo stesso, investito dal carro funebre dei figli del sindaco. insomma, una strage.

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venerdì, aprile 09, 2010

considerazioni imprecise


ho letto da qualche parte che il mondo sarebbe completamente diverso se non ci fossero gli alberi. e ho pensato: e grazie al cazzo! ma l'oggetto del post odierno non e' questo. l'oggetto del post odierno e' l'oggetto del post odierno stesso. in una sorta di circolo vizioso pletorico che rimanderebbe a una dimensione altra se solo si riuscisse a immaginarne una in maniera che non sia descritta compiutamente in quanto se dimensione altra ha da essere, essa non puo' che essere definita in maniera imprecisa. nella letteratura un solo scrittore e' riuscito in questa impresa. e si tratta di un certo, se non sbaglio, h.p. lovecraft. ora, la domanda che mi faccio e' la seguente: perche' dovrei perdere tempo a leggere le puttanate meschine e infime di uno scribacchino ceco o di un imbrattacarte brasiliano che riempiono pagine e pagine di seghe mentali, quando ho l'occasione di viaggiare in un mondo altro alle soglie dell'incomprensibile? vivere, insomma, una dimensione altra nell'unico modo che ci e' dato? e me lo chiedo sinceramente. visto che non so darmi una risposta. e altrettanto sinceramente dico che non me ne frega poi molto piu' di una cippa di cazzo.

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giovedì, aprile 08, 2010

l'ape del deserto


un tizio di cui non posso fare il nome e che chiameremo ubaldo, si era messo in testa di attraversare il deserto del sahara su un apecar, senza altri rifornimenti che quelli contenuti nel cassone dello stesso apecar. ebbene, ubaldo, dopo i primi cinque chilometri nel deserto, e' sprofondato nella sabbia e nessuno sa bene che fine abbia fatto. secondo alcuni il suo fantasma si aggirerebbe dalle parti di velletri, e non si sa bene il perche'. d'altra parte ubaldo non ha mai avuto alcun rapporto con velletri, non vi e' nato ne', a quanto dicono i suoi biografi, vi e' mai andato in visita o in viaggio di piacere. insomma, in questa storia ci sono diversi punti poco chiari:
1) perche' ubaldo voleva attraversare il deserto in apecar;
2) perche' il suo fantasma si aggira dalle parti di velletri;
i punti oscuri, insomma, anche se sono solo due, rimangono diversi in quanto sono, appunto, diversi. infatti e' di tutta evidenza come le motivazioni che hanno spinto ubaldo a fare quello che ha fatto siano un problema diverso dal perche' il suo fantasma eccetera eccetera. se poi c'e' qualche collegamento, sta agli storici, ai biografi e agli esegeti provare a individuarlo e renderlo pubblico.

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mercoledì, aprile 07, 2010

la verta storia delle formiche


le formiche vengono spesso lodate per la loro laboriosita'. questo e' un mito che secondo molti studiosi inesistenti va sfatato. in realtà le formiche prima di tutto non sono cosi' piccole come sembra ma sono solo abilissime nell'antica e nobile arte del travestimento: in realta' una volta che rientrano nelle loro tane, si tolgono l'abito da piccole e ritornano alle dimensioni normali che sono circa pari a quelle di un nano da giardino. tornando al discorso della loro laboriosita', secondo alcuni studi mai fatti, si diceva, le loro provviste servono solo per delle feste che durante l'inverno vengono organizzate dai dei nani loro servitori. infatti le tane delle formiche, lungi dall'essere minuscole quanto loro appaiono agli occhi degli umani, sono grandi abbastanza da contenere dei nani da giardino. venendo poi alle feste, sono noiosissime. ci sono pochissime donne, e quelle poche sono abbastanza brutte e timide. stanno un angolo sperando di essere invitate a ballare ma poi la pista rimane sempre vuota. con la palla anni 70 che proietta nel nulla le sue luci variopinte. solo una volta, si racconta, arrivo' una formica bellissima. ma era un trans. e la povera formica maschio che riusci' a rimorchiarla ebbe una brutta sorpresa. e infatti sconsiglio chiunque, a meno che non abbia gusti di un certo tipo, di andare a prostitute formiche in quanto potrebbe avere delle brutte sorprese.

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