venerdì, gennaio 29, 2010

tirando corto


nonostante abbia varcato soglie che bla bla bla eccetera eccetera segue storia autobiografica et suggestiva con conseguente riflessione sulla vita, l'universo e tutto quanto.

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giovedì, gennaio 28, 2010

il senso della vita e le scimmie di mare


e' mia convinzione sia razionale credere nell'irrazionale. prendete una palla da biliardo, per esempio. e ora immaginate che galleggi a mezz'aria. e ora immaginate che su questa palla da biliardo vivano miliardi di esserini tipo scimmie di mare. e tipo le scimmie di mare della pubblicita', questi esserini abbiano sviluppato una sorta di civilita' con le loro tane a forma di castello ecc. ecc. be', vi sembra razionale questo? no? eppure piu' o meno e' la condizione degli esseri umani. che vivono su una palla da biliardo sospesa a mezz'aria. e che se la guardi da lontano, tipo dalla luna, certo non si vede che e' abitata. e se la guardi da ancora piu' lontano, tipo da giove, non ne parliamo proprio. quindi e' razionale credere nell'irrazionale. infatti prima pensavano che la terra era piatta. poi pensavano che era il sole a girare intorno alla terra. solo dopo hanno capito che no, neanche questo. proprio eravamo un'altra palla in mezzo ad altre palle da biliardo. sospesa nel vuoto. che girava intorno a una palla infuocata. e se questo non bastasse, si legga qui:
la nostra visione della vita è in gran parte dovuta alle impressioni che riceviamo attraverso i sensi privi di aiuto artificiale, cosicché quella che chiamiamo visione basata sul senso comune deriva in misura notevole dalla nostra conoscenza di corpi di dimensioni racchiuse in una gamma ristretta, in intervalli di temperatura e pressione ristretti, in moto a basse velocità e per brevi periodi di tempo. non è irragionevole dire che questo ci fornisce un'immagine dell'universo altrettanto vicina alla realtà quanto per esempio quella che un turista può farsi dell'interno dell'abbazia di Westminster guardando attraverso il buco della serratura di una porta laterale."
clement v. durell

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mercoledì, gennaio 27, 2010

tramonto bastardo


mi ricordo che una volta da bambino mi ritrovai durante una gita con un adulto che ci disse, a noi bambini, di rimanere in silenzio a guardare il tramonto. seduti a terra in una specie di bosco. e si incazzava se sentiva parlare anche a bassa voce perche' ci dovevamo vedere 'sto cazzo di tramonto. io mi stavo rompendo mostruosamente le palle di guardare quel cazzo di tramonto e mi chiedevo: "ma che cazzo c'e' da guardare? ci fosse un'astronave o qualcosa di simile...". ma non c'erano astronavi. c'era solo cielo. colorato, ok, ma solo cielo. poi a un certo punto ci disse di usare l'immaginazione, e io, effettivamente, immaginai di picchiarlo con un ramo che era vicino a me. poi da bambini il tempo scorre molto lentamente, e stare li' fermi immobili a guardare il tramonto ci fece odiare a tal punto quel coglione che in pullman poi tutti decidemmo che ci saremmo inventati una serie di balle con i nostri genitori per fargliela pagare. ovviamente, l'amante dei tramonti perse il suo posto di guida delle gite per bambini. e se lo merito' in pieno. e ovviamente e' una storia inventata, non mi e' mai successo niente del genere. ma mi sarebbe piaciuto, ecco. il tramonto e' bello, non dico di no. ma dopo una decina di secondi rompe il cazzo.

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martedì, gennaio 26, 2010

1074 pagine + 1

istintivamente ho letto millesettantacinque pagine di un libro che parlava di millesettantaquattro cose diverse. l'ultima pagina era l'indice ed era scritto piccolissimo per farci entrare millesettantaquattro cose piu' l'indice. perche' ho controllato con la lente di ingrandimento e c'era un rimando alla pagina dell'indice stessa. come se chi ha fatto quell'indice non avesse gia' abbastanza problemi. e poi a che serve una pagina che serve solo a dire che sei su quella pagina? ok, c'erano altre millesettantaquattro cose. ma che bisogno c'era di scrivere a pag.1075 anche che a pag. 1075 c'era l'indice? questo dico io.

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lunedì, gennaio 25, 2010

uomini e capre


un giorno la polizia arresto' una capra in quanto un ladro di macchine, per sfuggire alla polizia (non alla capra), si era trasformato nella capra stessa (appunto). pertanto, i solerti agenti trassero in arresto la capra con l'accusa di rapina a mano armata. e non m'invento un cazzo. la capra e' ancora agli arresti e ci rimarra' finche' non si concluderanno le indagini sul caso. e se ancora non ci credete, peggio per voi: ecco.

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giovedì, gennaio 21, 2010

pippo


quel giorno pippo fece una cosa di cui si sarebbe pentito per tutto il resto della sua vita. ma non so cosa fosse. ne' so se veramente un giorno un tale che si chiamava pippo fece qualcosa del genere. era per fare un'introduzione a effetto. per poi non scrivere alcunche'. in quanto era questa la mia intenzione fin dall'inizio. e poi, scusa, o eventuale lettore, ma il nome pippo non ti aveva messo un po' sul chi vive? se ci hai creduto e' perche' volevi crederci. io sono stato si' un po' bislacco, ma in fondo onesto. tu invece stai ancora li' a lamentarti perche' vuoi sapere che aveva fatto pippo. e non mi sembra un buon modo per iniziare la giornata. cioe', chiedersi cos'aveva fatto pippo e' un ottimo modo per cominciare la giornata. ma lamentarsi, lagnarsi no. vabbe', mi hai convinto, o eventuale e ipotetico lettore, ti dico cosa aveva fatto pippo. vediamo... (mi gratto il naso)... uhm... (mi massaggio il mento)...

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martedì, gennaio 19, 2010

gatto e contro-gatto

Pur non essendo un grande intenditore di musica, sono un grande appassionato di gatto morto. Com’è risaputo, per suonare il gatto morto sono necessarie due cose: un gatto morto e un paletto di legno. E’, fra gli strumenti a percussione, forse il piu’ delicato al mondo. Ha un numero di sfumature tonali quasi infinito e per ascoltarlo e apprezzarlo al meglio sono necessarie sale con una risonanza particolare. Fra i suonatori di gatto morto ci sono diverse opinioni e punti di vista su quali siano i migliori gatti morti e quali siano i migliori legnami da usare come contro-gatto, che e’ il nome tecnico del paletto di legno che serve a percuotere il gatto durante i concerti. Secondo i più, i gatti migliori sono i siamesi morti da massimo due giorni. Le loro carcasse, infatti, sembra abbiano una quantità di sfumature tonali impareggiabile. I fautori invece di soriani dicono che si’, e’ vero, ma il cranio del soriano, percosso con l’abilità necessaria, ha un suono angelico che potrebbe commuovere anche il cuore piu’ duro. Fatto sta che ormai, vista la diffusione della passione per questo strumento, stanno aumentando i produttori di gatti morti. In Cina, ovviamente, si e’ sviluppata una produzione industriale enorme e conveniente. Ma sono le botteghe dei piccoli artigiani a essere le piu’ quotate fra gli intenditori. In particolare, dalle parti di Cremona, pare ci sia un vero maestro della fabbricazione di gatti-morti e contro-gatti. La sua bottega, ormai un mito fra gli intenditori, porta il nome di famiglia, ovvero Gatti-Vari. Più volte intervistato sull’argomento, il Gattivari ha sempre rifiutato di svelare il suo segreto ma ha suggerito che molto incide sul risultato finale il metodo di soppressione del gatto. In genere, il gatto viene soppresso con una dose progressiva di stricnina. Ma molti sospettano che il Gattivari induca i gatti alla morte naturale per depressione. Solo cosi’, dicono, si raggiunge il grado giusto di consunzione che fa della carogna quel meraviglioso strumento la cui passione sta contagiando gli appassionati di musica in lungo e in largo per il mondo. Ecco.

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lunedì, gennaio 18, 2010

rifiuti? problema risolto!

Siccome la quantità di immondizia a casa mia aumenta in maniera esponenziale fino a quando praticamente non gioco a tetris nel cestino della spazzatura, incastrando i rifiuti nel cestino piuttosto che gettarveli dentro, ho riflettuto proiettando la mia situazione personale a livello macrocosmico, e ho pensato, preoccupandomi, all’ambiente, all’ecologia eccetera. Ed è stato allora che ho escogitato un metodo infallibile per risolvere il problema dei rifiuti a livello mondiale!

Chiedo a chiunque stia leggendo di tenersi forte. Sto per rivelare come risolvere uno dei maggiori problemi dovuti alla sovrappopolazione, alla distribuzione sbagliata delle risorse ecc. ecc.

Allora, come tutte le soluzioni, invenzioni, idee eccetera geniali, il tutto è molto semplice: basta spedirsi i rifiuti a vicenda! Cioè, per esempio, io prendo delle bucce di banana, dei fazzolettini di carta sporchi e dei gusci di noce, li metto in un sacchetto, scelgo un indirizzo da internet o dall’elenco telefonico, vado alla posta e spedisco il tutto a chi capita, mettendo un mittente scelto anch’esso a caso dall’elenco telefonico. Questo innescherà una sorta di invii a vicenda di rifiuti che risolverà il problema in quanto essi saranno sempre in viaggio fino a quando la biodegradabilità e/o il decadimento avranno fatto il loro lavoro!

Il tutto è semplicemente geniale. Me lo dico da solo perché è la verità.

Certo, potrei sfruttare questa idea economicamente. Ma sono un filantropo e la metto a disposizione della gente tutta.

E ora tu, o lettore, sì, proprio tu! Non perdere tempo! Comincia ad aiutare l’ambiente, l’ecologia eccetera!

Invia i tuoi rifiuti a chicchessia!

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mercoledì, gennaio 13, 2010

la selvaggina

la selvaggina e' una tossina che ti rende selvaggio. c'e' chi la sviluppa spontaneamente e
ha bisogno di un aiuto farmacologico. purtroppo io la sviluppo spontaneamente ma non ricorro ai formaggi... no, ai farmaci, volevo dire farmaci, per tenerla sotto controllo. per esempio l'altro ieri ho terrorizzato un gruppo di ragazze ventenni sedute a un tavolo in un pub. mi sono avvicinato barcollando e ho detto loro: "siete in errore!". e loro mi hanno sorriso, chissa' perche'. allora ho continuato: "perrrrrche' gesuccristo...". a quel punto il terrore si e' dipinto sul loro volto. e io sono scappato. e, neanche venti metri piu' in la', ho stravomitato l'impossibile. ridendo a crepapelle.
con il fambrus che rideva a sua volta. e insomma, ho fiottato vomito fino alla macchina. ridendo come un pazzo. poi sono salito in macchina e mi stavo dimenticando il fambrus. meno male che ha bussato alla portiera. poi e' salito il fambrus e ce ne siamo andati. ieri invece ero distrutto. mal di testa, postumi eccetera. allora ho deciso che dovevo bere qualcosa. e questo ha fatto si' che io, fambrus e claudia p., ci facessimo delle foto a vicenda. ed essendo claudia p. una fotografa molto brava, mi ha fatto una foto che considero tanto bella da farmi superare il mio anonimato e da farmi venire allo scoperto. ed eccomi nella foto di cui sopra. ed ecco anche claudia p. e il fambrus. ecco.

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martedì, gennaio 12, 2010

il cefalo

seguendo un filo intuitivo, questo filo mi ha spiegato un sacco di cose che conosceva grazie al suo meraviglioso intuito. erano un paio d'ore ormai che parlavo con un filo, quando sono venuti a prendermi. due angeli neri. con il cappello da carabiniere. anzi, a dirla tutta, erano due carabinieri. che mi hanno detto che era estremamente sconveniente parlare con un filo. allora ho capito che erano angeli come io sono un grande surfista. cioe', per niente. abbiamo dunque iniziato a discutere del concetto di "convenienza" nella societa' occidentale contemporanea quando uno dei due si e' accorto che si era fatto tardi e doveva andare a fare la spesa. e' montato sul suo cane da slitta, e quello, poveretto, camminava piu' veloce che poteva sotto il peso del carabiniere frettoloso. cioe', camminava lentissimo. voglio dire, un cane da slitta non puo' camminare svelto se ha sopra un carabiniere dal peso approssimativo di 80 Kg. pertanto camminava pianissimo e male. e il carabiniere sopra di lui lo rimproverava e lo invitava ad andare piu' in fretta perche' se no il supermercato chiudeva. io e l'altro carabiniere, intanto, guardavamo la scena basiti. allora ho detto: "roba da pazzi...". e l'altro carabiniere ha detto: "si', non ci si puo' ridurre all'ultimo momento". e ha scosso la testa. poi ci siamo salutati e ognuno e' andato per la sua strada. ed e' stato cosi' che ho incontrato un cefalo.

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lunedì, gennaio 11, 2010

cimitero monumentale di milano


ci sono luoghi astrusi dove se ci vai non puoi che dire: hoibo'! ma questo e' un luogo astruso! vabbe', puoi dire molte altre cose, tipo "siamo arrivati" oppure "e' questo il posto" o anche "scusa
che ore sono" ecc.
tuttavia questo non rende meno astruso il posto in questione.
uno di questi posti e' il cimitero monumentale di milano. personalmente, e cimiteri ne ho girati, non ho mai visto cimiteri altrettanto astrusi.
ci sono statue dappertutto, e alcune strane e particolari. che dimostrano come robe tipo la fantasia e l'immaginazione, che durante la vita uno considera robe buone per i bambini massimo di seconda elementare, poi davanti alla morte esplodano incontrollate.
cioe', uno dice: o, cazzo, e' morta la persona a cui volevo piu' bene al mondo, 'sti cazzi che la gente pensa male, vaffanculo, me la voglio ricordare cosi'.
e ieri, per l'ennesima volta, in compagnia di claudia pasanisi, fotografa professionista (oltre che donna di una bellezza incalcolabile), mi sono fatto una passeggiata fotografica in quel posto. io ho fotografato col telefono, in quanto ultimamente c'ho sta fissa. lei con una nikon reflex super-iper-qualcosa. ma piu' che altro mi ha consigliato e aiutato. una pazienza da oscar. da nobel. da osbel. ecco.
per dimostrare quanto finora asserito, basta fare un salto qui.
e se ancora qualcuno volesse mettere in dubbio l'astruseria come occulto principio dominante dell'universo, be', puo' farlo. ma sbaglia. ecco.

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giovedì, gennaio 07, 2010

post a cazzo


col solito stile astruso, oggi voglio raccontare una storia di amore, perdizione e dannazione. bugia. non mi passa neanche per l'anticamera del cervello. era cosi', per dire una cosa che non ho nessunissima intenzione di fare. ovvero raccontare con stile astruso una storia come quella suddescritta. questo mi sembra di estrema importanza. e pertanto mi sembrava giusto fare un post sull'argomento. utile al sociale. una roba che fara' crescere il genere umano facendolo passare da una stato a (dove stato a sta per meno progredito) a uno stato b (dove stato b sta per piu' progredito). e penso, con questo, di aver detto tutto. anzi no, c'e' un'ultima cosa. aspe'... qual era? vabbe', non me la ricordo piu'.

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mercoledì, gennaio 06, 2010

ribadisco


leggere per capire il mondo e' un po' come scopare per imparare l'anatomia.

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martedì, gennaio 05, 2010

parole sante - la lettura


"Quando io dico che per me i libri sono come il cibo, il sesso, i boschi e la magia, lo intendo letteralmente. Non credo che la lettura elevi lo spirito, non più di quanto lo faccia qualsiasi altra cosa. Credo che il piacere elevi lo spirito. Credo che se ti piace leggere (come piace a me), puoi capire il mondo e costruirlo ANCHE leggendo. Credo che se a leggere ti rompi le palle, ma sei un grande surfista, tu possa conquistare una saggezza enorme con tavole e onde.

Ridurre la mente umana a tipografia è umiliante."

Francesco Dimitri


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lunedì, gennaio 04, 2010

tutto chiaro


il nove ottobre di qualche anno fa veniva festeggiato il carnevale. fu una data irripetibile in quanto non si e' piu' ripetuto il nove ottobre di qualche anno fa. se ne sono ripetuti altri, e' vero. ma non quel particolare nove ottobre in quanto impossibile. perche' un giorno e' diverso da un altro. anche se hanno lo stesso nome. nove ottobre, in questo caso. non nove dicembre o dieci settembre. no. nove ottobre. cosi' si chiamava quel giorno. e questo post serve a ricordarsene. perche' si vuole evitare che si perda la memoria di un giorno tanto immemorabile. un nove ottobre qualsiasi. quando si festeggio' il carnevale. qualche anno fa. tutto chiaro, no?

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sabato, gennaio 02, 2010

il brutto narcisista


conoscevo uno molto brutto che in piu' era anche narcisista. cioe', tipo passava le ore a guardarsi allo specchio e pensava di essere bellissimo. usciva per strada e guardava tutti dall'alto in basso in quanto pensava che tutti invidiassero la sua bellezza. ed essendo alto un metro e cinquanta, l'effetto era niente male. pesava settantadue chili ed era affetto da una strana forma di calvizie a ciuffi. eppure era convinto di essere bellissimo. e intelligentissimo. andava nei circoli culturali e parlava per ore di libri che aveva letto senza capirci una mazza. e poi era veramente antipaticissimo. ma pensava di essere brillante, ovviamente; un umorista nato. era veramente insopportabile. poi un giorno e' morto. mentre si specchiava in una vetrina per strada, dopo aver guardato con sufficienza un quattordicenne che leggeva straship troopers seduto su una panchina poco distante, la vetrina stessa gli crollo' in testa. e una scheggia di vetro, rimbalzata chissa' dove, gli recise la testa di netto. la gente che passava di li' guardo' un attimo attonita la scena. dopo qualche secondo, scoppio' un applauso.

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venerdì, gennaio 01, 2010

l'anno nuovo


oggi e' il primo dell'anno. per chi non se ne fosse accorto, oggi comincia il 2010. un anno particolare in quanto comincia con venti e finisce con dieci. e cio' comporta delle grosse implicazioni a livello metafisico che non so quali siano pertanto e' inutile stare qui a perdere tempo. e in quanto inutile, e' piuttosto piacevole. ecco.

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