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una sera di tanti anni fa, un tale conobbe un altro tale, diciamo che tizio conobbe sempronio. si strinsero la mano, si dissero i loro nomi e parlarono del piu' e del meno. poi non si rividero piu' fino a dieci anni dopo. si incontrarono per caso per strada, ma non si riconobbero. quindi, dopo altri dieci anni, stavano quasi per incontrarsi di nuovo, ma non si incontrarono, e quindi non ebbero neanche l'occasione per riconoscersi. insomma, dopo vent'anni, quell'episodio si rivelo' ininfluente e inoltre, tizio e sempronio non se lo ricordavano poi tanto bene. infatti la loro vita, in quei vent'anni, ando' avanti in maniera del tutto indifferente a quell'incontro avvenuto vent'anni prima. insomma, non successe niente di importante. ma qualcosa successe. ma non fu importante ne' influente. come spesso accade. come se dio avesse creato il mondo un po' a cazzo. definendo dei particolari. e altri lasciandoli incompiuti. un po' come le stelle e l'universo. a voglia che gli studiosi si impegnano. e' come se dio avesse detto: ok, questa e' la terra, queste le montagne, gli alberi, i mari, i fiumi, gli animali, gli organisimi monocellulari, gli atomi... poi ci sono... uhm... poi ci sono, si', le stelle, le galassie, i pianeti... le stelle... l'universo, il cosmo, blablabbla'...
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