"silenzio!" disse il professore. qualcuno tossi'. qualcuno si sistemo' meglio sulla sedia. ma nel complesso la classe si attenne alla perentoria richiesta del professore. fuori c'era maltempo. il cielo era grigio e minacciava pioggia. il vento piegava le cime degli alberi che arrivavano a lambire le finestre della VI C del liceo-ginnasio-scientifico-sperimentale di Coglimappole, provincia di Sparma. era una scuola piccola e poco conosciuta. il diploma permetteva di iscriversi a tutte le facolta' universitarie, esclusa la facolta' di Divorzio Comunitario, ovvero la facolta' universitaria che sfornava esperti di divorzi comparati a livello europeo. stava per iniziare l'ora di Metafisica dei Deodoranti. una nuova materia sperimentale che il ministero aveva approvato dopo lunghe lotte e non pochi contrasti. Marco, seduto in fondo a destra, alzo' timidamente la mano. il professore, con un cenno della testa, gli permise di parlare.
"Professore, chi ci ha messi in questa storia?"
il professore lo guardo' con un'espressione fra il rassegnato e il depresso. e gli rispose:
"Non lo so neanche io."
Angela, la piu' bella della classe, seduta in prima fila e vestita come al solito in modo provocante e sexy, ovvero minigonna da urlo, autoreggenti e scollatura vertiginosa, intervenne nel discorso e disse:
"ma le sembra giusto che io sia mezza nuda in questa fredda giornata d'inverno?"
"Angela", disse il professore, "non so che dirti. secondo te ho una minima idea della materia che dovrei insegnare? ovvero metafisica dei deodoranti?"
immediatamente un brusio di sollievo si levo' nella classe. erano tutti contenti che neanche il professore sapesse qualcosa di quella materia che gia' dal nome sembrava essere noiosa e ostica.
"SILENZIO!" disse il professore.
"ma basta!" disse Tommaso, seduto a destra in terza fila.
"Tommaso! Come ti permetti!?" disse il professore.
"Come come mi permetto? stiamo in una storia del cazzo, il 24 dicembre, chiusi in questa aula del cazzo, nessuno sa che ci facciamo, ne' perche' siamo qui. per quale cazzo di motivo mi dovrei comportare bene?"
"Tommaso, se non la smetti ti sospendo!"
"E sospendimi, coglione! Tanto questa storia sta per finire!"
"E che ne sai?" gli disse il professore.
"Non vedi quanto sei imbecille? Se l'ho detto e' perche' qualcuno me l'ha fatto dire. e questo qualcuno altri non e' che quello che stamattina, vigilia di natale, si e' alzato scoglionato e si e' messo a scrivere sta stronzata."
"Basta, vai fuori!"
"No! Voglio vedere ancora un po' le cosce di Angela."
"Ti ho detto vai fuori!"
"Puoi dire quello che vuoi, cazzone, tanto questa storia finisce qui. BUHAHAHAHA!!!"
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