sabato, ottobre 31, 2009


come away, O human child / To the waters and the wild...
W. B. Yeats

venerdì, ottobre 30, 2009

progetto astrusilandia

basta. e' giunta l'ora di fare un mondo. chiamo a raccolta gli sforzi di quanti in questi anni hanno frequentato questo blog: dobbiamo fare astrusilandia. il mondo in cui tutto funziona secondo le regole (si fa per dire) dell'astruseria. si deve pensare per bene alla geografia di questo mondo. si accettano proposte anche via mail. se avra' successo scriveremo un libro, faremo una sceneggiatura e poi costruiremo un parco a tema. cribbio. e' il momento! e' l'ora! e allora... ecco!

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giovedì, ottobre 29, 2009

i gatti biologici


da qualche tempo ho avviato un'attivita' di coltivazione di gatti. nonostante i miei sforzi, l'attivita' non decolla. infatti, una volta messi i gatti sotto terra, e' molto difficile far spuntare poi la pianta dei gatti. inoltre, spesso si diffonde intorno un odore inconfondibile di carne in putrefazione. ho sei vasetti sul balcone. in cui ho sotterrato un gatto per ogni vasetto. e spero che prima o poi, nascera' una pianta di gatti. molti sono scettici sul successo di questa operazione. ma io non demordo. prima o poi riusciro' a far nascere la pianta dei gatti. e li vendero' a peso d'oro. perche' saranno i primi gatti biologici della storia.

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mercoledì, ottobre 28, 2009

cucina astrusa - pasticcio carnivoro


prendete otto pizze margherita, mettetele una ad una in un frullatore, oppure tutte e otto in un frullatore gigante, e frullatele. una volta ottenuto il composto, in qualsiasi modo l'abbiate ottenuto, unite allo stesso otto uova, sei pacchi di cipster, quarantacinque arance, ottantasei melanzane, novecentocinquantaquattro (954) sottilette e settantasei o settantasette calzini spaiati. impastate il tutto con le mani, abbassate le luci e fate uscire vapore da qualche parte. questo, solo per ragioni scenografiche. di sottofondo e' vivamente consigliata la cavalcate delle valchirie di wagner. e si consiglia anche, durante l'impasto, di assumere un'espressione truce. una volta impastato il tutto, poi, avvolgere nell'impasto, che verosimilmente sara' di dimensioni notevoli, un essere umano a caso. quindi, con un rito magico, infondere vita al composto e ordinargli di mangiare l'essere umano di cui sopra. a questo punto, informare lo stesso essere umano che se vorra' uscirne dovra' mangiare l'impasto.

ingredienti: 8 pizze margherite; 8 uova; sei pacchi di cipster; 45 arance; 86 melanzane; 954 sottilette; 76 o 77 calzini spaiati; un testo di magia; vapore; wagner; un essere umano.

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martedì, ottobre 27, 2009

scherzetto cinese

nella vita bisogna sapere quando voltare pagina. e non e' difficile. quando la pagina finisce, e non c'e' piu' scritto un cazzo, e' quello il momento! a meno che uno non voglia rileggere la pagina perche' gli e' piaciuta un sacco. e allora potra' anche restare tutta la vita a leggere e rileggere la stessa pagina, ma non finira' mai il suo libro! quindi, quando la pagina e' finita, e' meglio voltarla. magari quella era una bella pagina, ma non e' detto che dopo non ce ne siano di altrettanto belle e anche di migliori. e tu, oh si', tu! tu che stai cercando di interpretare il senso di questa metafora: sei un coglione! BUAHAHAHAHAH!!!

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lunedì, ottobre 26, 2009

astromunchausen - la vasca a vela

"hey, di poppa! ed altre espressioni marinaresche!"
capitan libeccio
solcai il mare procelloso a bordo di una vasca a vela della migliore fattura. vi fui costretto in virtu' di una scommessa che consisteva nel perdere il maggior numero di scommesse possibile. e in verita' le persi quasi tutte, ma perdendole, e qui era l'inganno, vinsi l'ultima, e quindi fui costretto, in quanto uomo d'onore, a circumnavigare il mondo a bordo della mia vasca a vela. e pertanto solcai il mare procelloso. procella dopo procella, avvistai un'isola. su quest'isola mangiavano tutti con i piedi. ed era vietato usare le mani. per motivi religiosi. ma questa e' un'altra storia. la storia di oggi e' invece quella del mare procelloso. e della vasca a vela. e della scommessa, certo, e della scommessa.

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sabato, ottobre 24, 2009

il festival di Saremo - by Yossarian

Questa non c'entra niente ma mi sembra un'ottima idea:
Se al posto del Festival di Sanremo facessero il Festival di Saremo?
Ossia, sul palco si presentano dei cantanti che spiegano la canzone che vorrebbero cantare e la carriera che vorrebbero fare.
"Molto bello, molto lodevole" commenterebbe il pubblico che subito dopo darebbe appuntamento ai cantanti per l'anno successivo, per una nuova edizione del Festival di Saremo e nuove dichiarazioni d'intenti.
E cosi' via.
Il tutto durerebbe circa tre ore, avremmo una sola puntata che non costerebbe molto, e soprattutto non dovremmo sorbirci quella merda sonora del vero festival.

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venerdì, ottobre 23, 2009

progetti di vita


sto seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di andare a vivere in kirghizistan, in quanto voglio conoscere la famiglia nella foto e trascorrere con loro piacevoli momenti conviviali mangiando carne di animali tipici di quelle parti, fare i loro balli eccetera. davanti al fuoco. come si vede nei numerosi film sul kirghizistan. che e' una nazione molto famosa per il suo nome.

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giovedì, ottobre 22, 2009

saggezza astrusa


comparando vari elementi presi a caso da studi eterogenei, si ottiene una risultante assolutamente non consona all'ipotesi iniziale inesistente.

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mercoledì, ottobre 21, 2009

no, non lo so


un bel giorno si raduno' sotto il palazzo una gran folla che rivendicava a gran voce il diritto a mettersi le dita nel naso che era stato abolito con una legge che puniva i trasgressori a cinquant'anni di pattinaggio. ogni mattina i condannati avrebbero dovuto recarsi nell'apposita struttura e fare otto giri di pista. questo per cinquant'anni. che condanna stupida! non avrebbero potuto inventarne una migliore? questo era il senso della protesta della gente sotto al palazzo. allora si riuni' il consiglio di gabinetto e vennero convocati dei creativi per inventare una nuova condanna. ma il tutto si risolse con un nulla di fatto. e siccome la riunione fini' tardi, decisero di andare a cena al famoso ristorante che si chiamava "MERDA". il menu' fu cosi' composto: primo, antipasto di vongole; secondo, primo a base di pesce; dessert, non me lo ricordo. fine.

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martedì, ottobre 20, 2009

il tramonto


il tramonto gonfia il cuore di cazzate. e i delfini sono degli animali di merda.
caro te,
e' inutile che al tramonto cerchi di concentrarti sulle cose, tanto quello che penserai sara' inevitabilmente una cazzata. e' inutile che provi ad aprire il cuore sul significato della vita, dell'amore, del rapporto uomo-donna; e' inutile che provi a pensare alla tua vita come una grande avventura: non lo e'. e non lo sara' mai. se fai i capricci, prima o poi qualcuno che ti dara' retta lo troverai, e magari avrai anche successo con le stronzate che avrai scritto, cantato, filmato eccetera. ma dentro di te, nel tuo intimo, nel profondo, saprai di essere inequivocabilmente una merda.

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domenica, ottobre 18, 2009

l'arte del cristallo


comprendendo a fondo l'arte del cristallo, si possono scoprire le meraviglie che quest'arte puo' portare a scoprire. come per esempio la meraviglia tipica di quest'arte che consiste in qualcosa di assolutamente meraviglioso. mettendo un attimo da parte questo discorso, bisogna anche ricordare, non senza un pizzico di rammarico, l'estinzione dei dinosauri. che erano animali che facevano qualcosa e alcuni erano grandi, altri erano piccoli, ma si chiamavano tutti cosi': dinosauri.

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venerdì, ottobre 16, 2009

l'arcobaleno


secondo una leggenda alla fine dell'arcobaleno non c'e' niente in quanto non e' altro che un fenomeno di rifrazione della luce. questo ha ispirato numerosi scrittori e poeti che, basandosi su questa leggenda, hanno scritto saggi scientifici sull'argomento. in realta', tutti sappiamo che l'arcobaleno non e' altro che un ponte fatto di zucchero alla fine del quale c'e' una pentola di rame piena di monete d'oro. ecco. e ci sarebbe molto altro da scrivere, ma purtroppo il tempo a disposizione e' esiguo e le leggi sono severe. ecco.

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mercoledì, ottobre 14, 2009

ciak si gira - il camion del destino


quando il sole ripiega a orienta e indora i campi e blablabla eccetera eccetera... umberto il postino torna a casa da sua moglie dopo una dura giornata di lavoro e la trova a letto col suo vicino di casa che lo riempie anche di botte perche' li ha disturbati. il povero umberto, malconcio e umiliato, cacciato da casa sua, sale a bordo della sua bicicletta e pedala faticosamente verso l'avvenire. ma passa un camion e lo prende sotto. e cosi' il povero umberto viene ricoverato in ospedale. il povero umberto e' in coma. e ci resta per un paio di giorni. quando si riprende, nel dormiveglia dei sedativi gli sorge il dubbio di aver sbagliato casa. tanto che finisce per convincersene. allora, quando lo dimettono torna a casa perche' vuole capire se ci ha visto giusto. invece no, non aveva sbagliato casa e la moglie sta di nuovo trombando con il vicino di casa. che di nuovo gli si avventa addosso ma umberto stavolta ha una pistola che si e' portato per precauzione. umberto spara al vicino e il vicino muore. poi dice alla moglie: e mo scopati al morto! la sputa e se ne va. verso l'avvenire. ma stavolta chiede un passaggio. a un camion. ecco. questa e' la trama di un film perfetto. ecco. storia d'amore e romanzo di formazione. cioe', e' perfetto.

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martedì, ottobre 13, 2009

l'hobby


c'era uno che conoscevo che aveva l'hobby di sbattere la testa al muro finche' non moriva. vista la natura del suo hobby, pote' goderne solo una volta. la volta dopo, infatti, era gia' morto. e quindi non poteva fare un bel niente. neanche camminare o parlare, figuriamoci sbattere la testa contro al muro. allora gli amici, convinti che lui avrebbe voluto cosi', presero il suo cadavere e tipo ariete lo sbatterono contro un muro finche' poterono. in quanto a un certo punto la testa si apri' troppo per essere ancora definita testa e rimaneva una specie di moncherino gelatinoso informe tale da non poter essere ancora definito testa. e questo punto gli amici si reputarono soddisfatti e riposero il cadavere dove andava riposto.

p.s. http://www.youtube.com/watch?v=xjxI9OD3h3A ...per dire che non mi invento un cazzo. o diciamo non molto di piu'. ecco.

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lunedì, ottobre 12, 2009

quadernita'


ultimamente ho constatato una vasta gamma di cose. per questo ho un apposito quaderno su cui annoto ogni constatazione. e' il quaderno delle constatazioni. su cui prendo nota delle stesse. oggi constato una cosa, domani un'altra eccetera. questo quaderno consta di un centinaio di pagine. e' a quadretti e ha la copertina marrone. vive alla giornata e non ha pretese. non devo dargli da mangiare, da bere, non lo devo portare dal veterinario e spesso lo porto in giro. ma qui nascono i problemi. mi sono accorto infatti che la gente non vede di buon occhio chi porta a spasso un quaderno. al guinzaglio. ogni volta che esco col quaderno al guinzaglio, tutti mi guardano male e si allontanano. allora provo a dirgli che non fa niente, non morde eccetera, ma niente. una volta mi hanno anche arrestato. ma perche' ero nudo. il quaderno non c'entrava niente.

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domenica, ottobre 11, 2009

dialogo con la poesia


"sempre caro mi fu quest'ermo colle" - "e 'sti cazzi?"

"ei fu siccome immobile" - "ma che stai a ddi'?"

"silvia, rimembri ancor..." - "sei patetico... "

"la nebbia agli irti colli..." - "che c'aveeveno aa artrosi?"

"tanto gentile e tanto onesta pare" - "nun ce pensa', bevece sopra..."

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venerdì, ottobre 09, 2009

parole sante - yos & nick


le due citazioni che seguono, ben riassumono il mio punto di vista su eventi e fatti recenti. ringrazio pertanto yossarian e niccolo' che mi hanno risparmiato la fatica, probabilmente inutile, di provare a descrivere il mio pensiero. la foto che precede, invece, ben riassume le mie preferenze in fatto di sesso.


Yossarian: "Quella di sabato non e’ stata una manifestazione per la liberta’ di stampa in Italia. E’ stato semplicemente il prosieguo di una zuffa territoriale fra gatti maschi, dove uno dei due felini ha sentito la necessita’ di marcare il territorio, minacciato dalle mire espansionistiche dell’avversario."

Niccolo': "Ma ad allontanare la gente dal PD è l'atteggiamento della bbbase stessa, che è la miglior pubblicità negativa possibile per il PD stesso (o come si vogliano chiamare i vari accrocchi D'Alemisti-Veltronisti, Margherite, Ulive, Culi etc). Quando senti questa gente tuonare schifata contro le persone che non capiscono un cazzo e votano Abberlusconi perché sono evidentemente ottuse e analfabete e grette e rozze e ignoranti e stupide, e non solo, sono pure "sciampiste", "estetiste", "bottegai", "muratori", "casalinghe (di Voghera ovviamente)", beh, fai cattiva pubblicità tu per primo al tuo schieramento che già non propone nulla. Il fatto che ad esprimersi in questa maniera siano spesso e volentieri laureati, spesso liberi professionisti o statali di ambito paraculturale, o insegnanti o professori universitari, produce un divertente paradosso: un'involontaria confessione di classismo da parte di chi farebbe aperta confessione di progressismo. Al momento di votare, chiunque abbia intorno tipi del genere vota Abberlusconi automaticamente. E' logico: voteresti chi ti dice di continuo che sei una merdaccia?"

p.s. per quanti sforzi abbia fatto, non sono riuscito a rendere omogenei i caratteri e il corpo del testo. vabbe', pazienza. e' che ho fatto copia e incolla e la formattazione non ha voluto saperne di cambiare.

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mercoledì, ottobre 07, 2009

casca l'asino

so bene quanto ho saputo. meno bene quanto non ho saputo ma che sospetto. per niente, invece, quello di cui non sospetto neanche l'esistenza. ma qui casca l'asino. asino! ci sei cascato! io sospetto l'esistenza di tutto. quindi mi fa una pippa. potenzialmente tutto puo' esistere e quindi a quello di cui non sospetto l'esistenza gli piscio in testa. e siccome, molto probabilmente, essendo colui uno scettico non sospetta la mia esistenza, gli potro' pisciare in testa in tutta tranquillita'! ah-ah!

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il mar casmo


il mar casmo e' un mare che occupa gran parte della catoba occidentale. questo mare ha la caratteristica di non essere un mare ma un monte. viene chiamato mare perche' colui al quale il grand ufficiale aveva dato l'incarico di trovare un nome era completamente ubriaco e scelse di chiamarlo mare anche se era un monte. e siccome l'incaricato si chiamava Casmo di nome, lo chiamo' mar casmo. si chiamava Casmo in quanto i genitori lo volevano chiamare Casmo. e infatti lo chiamarono Casmo. per questo e solo per questo si chiamava Casmo. non c'erano altre ragioni di sorta. numerosi studiosi decisero di cercarne altre ma poi ci rinunciarono in quanto era una cosa stupida, noiosa e inutile. e quindi quel monte si chiama mare, Casmo si chiama Casmo, e gli studiosi numerosi si fanno i cazzi loro. Punto.

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martedì, ottobre 06, 2009

un'esperienza edificante


quando ho visto per la prima volta il famoso film che parla di un famoso film che parla di un famoso film, mi sono sentito molto stupido. quando l'ho visto la seconda volta, mi sono sentito ancora piu' stupido. la terza volta il bigliettaio non mi ha fatto entrare. la quarta hanno chiamato la polizia. la quinta sono stato arrestato. la sesta ero in carcere. la settima ero a cena a casa di amici. l'ottava ero a casa. la nona ero al circo in quanto fenomeno. la decima facevo la corte a una donna che non me l'ha data. poi basta. sono arrivato a dieci e mi sono fermato. non ne valeva la pena. era un film stupido che non faceva che parlare di altri film. e ho deciso che girero' un film su questa esperienza edificante.

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lunedì, ottobre 05, 2009

congetture


la congettura secondo cui una pista d'atterraggio non puo' essere usata come pane per bruschetta e' tutta da dimostrare. certo, seguendo il ragionamento si potrebbe arrivare a considerare che basta invertire i nomi e tutto si risolverebbe. del tipo chiamare bruschetta la pista di atterraggio, e viceversa. quindi si dovrebbe dire sgombrare la bruschetta, sta atterrando il volo eccetera eccetera. e quindi: stasera mi preparo una pista d'atterraggio all'aglio. comunque sarebbe solo un trucchetto da quattro soldi. chi ha veramente le palle e vuole dimostrare qualcosa, dovrebbe provare ad andare con uno spicchio d'aglio su una pista d'atterraggio, spalmarlo ivi, e provare ad addentare il tutto. questo dovrebbe fare un uomo assennato! ecco.

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sabato, ottobre 03, 2009

cloppete


nei tempi andati, quando ancora non c'era l'elettricita' (vabbe', c'e' sempre stata ma non si sapeva come usarla), i cavalieri usavano la spada come ferro da stiro quando si accampavano durante le campagne di guerra. scaldavano la spada sul fuoco fino a renderla incandescente e la passavano di piatto sugli indumenti. ovviamente, i cavalieri a quel tempo erano tutti nobili. pertanto ci tenevano molto a lavarsi ogni giorno gli abiti, a stirarli e a inamidarli (per far questo usavano l'essenza di una pianta ormai estinta). per questo erano definiti "senza macchia" (e "e senza paura", certo). erano dei perfetti gentiluomini che prima di ammazzare l'avversario gli chiedevano il permesso, e solo quando questi glielo concedeva procedevano con l'accoppamento. per esempio, facciamo il caso che due di questi cavalieri formidabili stessero lottando e che uno avesse disarmato l'altro riducendolo all'impotenza. in questo caso, se senza preavviso il vittorioso avesse proceduto senza indugio ad ammazzare l'avversario, la cosa avrebbe provocato ripugnanza e grande infamia sarebbe caduta sul capo del pur vincente cavaliere. la cosa giusta da fare in casi come questi era chiedere al contendente ormai disarmato e ridotto all'impotenza: "messere, ho il permesso di recidere ogni Suo legame con la vita vigile?". e nel pronunziare "Suo" doveva indicare il cielo con l'indice della mano destra per fare intendere che la S era maiuscola. E solo quando il cavaliere soccombente accordava il permesso, il cavaliere vittorioso poteva procedere all'accoppaggio. erano altri tempi, tempi in cui i cavalieri erano cavalieri e andavano a cavallo. cloppete, cloppete, cloppete... ma che cazzo...

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venerdì, ottobre 02, 2009

un minuto di silenzio




"Un piccolo gemito ti è uscito dalle labbra insieme a un bozzolo di schiuma rosata, mentre te ne andavi dalla vita vigile. C'era traffico, l'ambulanza ha tardato. Tu non avevi più fretta. Eri ferma dentro la tua giacca di pelo come un uccello senza vento."

sono parole di margaret mazzantini.
un minuto di silenzio.
fatto?
BUAHAHAHAHAHAH!!! la giacca di pelo e l'uccello senza ventooooooooooooooo!!! BUHAHAHAHAH!!!
ROTFL!!!

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giovedì, ottobre 01, 2009

domande cruciali


chi cazzo e' piera detassis?

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